Uno studio di alcune università olandesi ribalta un “luogo comune” presente in quasi tutto il mondo ed attesta che i figli di genitori anziani nell’ambito della crescita avranno meno problemi di comportamento rispetto ad altri bambini.
Lo studio è stato recentemente pubblicato su Child Development, un’autorevole rivista scientifica che si occupa dello sviluppo dei bambini.
Lo studio del gruppo di ricerca olandese
I ricercatori dell’università di Utrecht, in collaborazione con il Centro Medico Erasmus, con i ricercatori della Vrije Universiteit di Amsterdam, e quelli dell’University Medical Center Groningen hanno condotto una ricerca molto approfondita, analizzando i dati provenienti da quasi 33mila bambini olandesi, appartenenti a famiglie molto diverse sia come livello socioeconomico che come classe sociale.
I bambini avevano un’età dai 10 ai 12 anni. I risultati di questa analisi, basata su risposte a domande formulate dai ricercatori attraverso un questionario, date sia dai genitori dei bambini che dai bambini stessi e dai loro insegnanti, mettono in luce che in linea di massima i bambini che sono stati concepiti da genitori “più anziani”, appartenenti quindi ad una età media più alta di quella generale del paese per quanto riguarda le nascite, hanno meno “problemi comportamentali” rispetto alla media e, in particolare, risultano essere meno aggressivi.
L’analisi dei risultati e l’opinione di uno degli esperti
I risultati della ricerca mettevano in evidenza che i figli dei genitori più anziani dimostravano un minor numero di “problemi di comportamento esternalizzanti” e nello stesso tempo che l’età del padre e della madre non incideva direttamente sui “problemi di comportamento di internalizzazione” dei rispettivi.
Dorret Boomsma, uno dei ricercatori impegnati nello studio, che svolge l’attività di professore di “psicologia biologica e genetica comportamentale” ha spiegato i risultati ottenuti parlando di alcuni dei motivi per i quali i figli di genitori più anziani hanno meno problemi di comportamento ed aggressività, indicando il più alto livello di istruzione e la maggiore disponibilità di risorse.
Naturalmente, ha sottolineato il professor Boomsma, queste sono solo alcune delle cause, ma è importante far capire che i genitori che hanno avuto i propri figli in età avanzata non dovrebbero preoccuparsi delle conseguenze della loro situazione anagrafica sullo sviluppo caratteriale dei bambini.