Si chiama Gengle (termine che nasce dalla fusione delle parole “genitori” e “single”) ed è il nuovo e innovativo social network esclusivamente dedicato alle famiglie monogenitoriali. Esso è stato ideato e sviluppato da Giuditta Pasotto, una intraprendente madre fiorentina poco più che trentenne.
A cosa serve Gengle?
Questo servizio di rete sociale consente ai genitori senza partner di instaurare nuove relazioni amicali con coloro che si trovano a vivere la medesima situazione familiare. In tal modo i membri della comunità possono costituire un sostegno l’uno per l’altro, rendendo possibili occasioni di confronto e di condivisione anche nella vita reale. Spesso e volentieri, infatti, gli iscritti realizzano incontri collettivi per favorire la socialità dei propri figli: pomeriggi di compiti, cene, scampagnate, eventi sportivi, raduni, ecc.
Sulla falsariga del più noto Gnammo, social network dedicato agli appassionati di gastronomia, anche Gengle punta all’aggregazione e al principio dello sharing, ovvero della condivisione. In questo caso, tuttavia, in luogo di un’allegra mangiata, si condividono le difficoltà della monogenitorialità, dandosi una mano e riscoprendo la solidarietà di gruppo. Basti pensare che per un genitore single anche la pianificazione di una semplice vacanza può risultare complicata, soprattutto perché è difficile trovare compagni di viaggio tra amici e parenti, a meno che non vivano una situazione familiare simile.
Accade spesso, infatti, che ragazze madri, persone divorziate, vedovi e single per scelta si trovino a vivere una situazione di esclusione sociale che influisce negativamente sul benessere e sullo sviluppo psichico del bambino. La conditio sine qua non, infatti, affinché i figli, vivano serenamente la propria infanzia e che il genitore gli trasmetta serenità e protezione.
Gengle: come funziona?
L’iscrizione è gratuita per tutti e non sono richiesti requisiti particolari per entrare a far parte della community. Una volta effettuata l’iscrizione è possibile contattare altri genitori single che vivono nella propria città al fine di instaurare con loro una proficua relazione amicale.