Molto spesso si parla di quanto sia nocivo il fumo in gravidanza. Di quanto sia dannoso ne abbiamo già parlato e lo stesso vale per il fumo passivo, uno dei tanti mali per le neo mamme che si trovano costrette a convivere con parenti e amici poco rispettosi del loro bambino.
Fumo di terza mano: fumare in altri locali non basta
Il fumatore incallito non lo fa di proposito, ma non si rende conto di quanto sia dannoso per un neonato aspirare la nicotina della sigaretta. Non solo non immagina il danno che inconsciamente arreca al bambino, ma è convinto che spostandosi in terrazzo o di pochi metri risolva il problema.
Magari non fuma in casa quei cinque minuti prima di ospitare la neo famiglia, o evita di fumare quando i bambini sono presenti in cucina e si apparta in bagno. Non sa che questo comportamento è tanto sbagliato quanto pericoloso. Il bambino è comunque esposto alla nicotina ed è soggetto al fumo di terza mano.
Il fumo di terza mano: di che cosa si tratta
Studi scientifici rendono noto che i cosiddetti prodotti da combustione presenti nella sigaretta restano sui vestiti di fumatori e non, rimangono imprigionati nell’aria che si respira. Il che tradotto significa che non basta lavarsi le mani subito dopo che si è spenta l’ultima sigaretta del momento: il fumo di terza mano resta, eccome se resta.
Uno studio pubblicato su Environment International, di cui veniamo a conoscenza grazie alla rivista Insieme, chiarisce che la polvere cancerogena presente nel tabacco della sigaretta resta sulla superficie dei mobili dei locali in cui si è fumato.
Fumo di terza mano: perché tanto dannoso per i bambini
La sostanza in questione si chiama N-nitrosammine (TSNAs) e si forma proprio dalla nicotina. Il fumo di terza mano, quindi, si distingue da quello passivo perché lascia negli ambienti in cui si accendono le sigarette dei residui della combustione del tabacco, che rimangono nel tempo sui vestiti e sull’arredamento ma anche sulla stessa polvere.
Che cosa significa questo? Che gli adulti non si rendono conto della pericolosità dei loro gesti e non danno la giusta importanza al fumo di terza mano, nocivo per i bambini.
Sono d accordo non si fuma davanti ai bambini o donne in gravidanza …
ma rimango basita quando vedo donne in gravidanza fumare !!!
E chi fuma deve fumare fuori dalle mura di casa …
Credo che chi fuma x libera scelta lo debba fare senza invadere la libertà altrui …
Francesco Albano Carlo D’angelo
resta attacco addosso.
idiota.
Michele Alberti
Io fumo, non in casa ma fumo. E vero farà male. Ma comunque fa male anche quello che mangiamo. Perciò cosa dobbiamo fare ? Non mangiare più. Su dai quante storie. Non va mai bene niente.
Gentile Carmela, in Italia, come in Europa, il cancro del polmone rappresenta la terza neoplasia più diffusa. Le statistiche fanno registrare un progressivo aumento tra le donne, e ciò per una ragione molto semplice: le donne fumano sempre di più. I dati li può trovare facilmente, relativi anche alla correlazione di sviluppo tra cancro all’esofago, laringe e cavità orale. Noi, continueremo a parlare di queste patologie. Se a lei sta bene entrare a fare parte della percentuale inviata al sistema sanitario nazionale dal suo medico in quanto fumatrice, sinceramente non vediamo quale sia il problema: l’importante è essere sempre consapevoli delle scelte che si fanno.
Leggi per favore Ste Villa
Ermir Tabaku leggi tutto
Ì
Michele EPasqua Catalano leggi,leggi..
Ho visto conoscenti che in casa fumano in tre con due bimbi piccoli… indisturbatamente