Uno studio inglese ha dimostrato i benefici della natura sulle capacità cognitive dei piccoli: è noto a tutti che il contatto con la natura fa molto bene a grandi e piccini. Frequentare zone verdi è benefico per la salute fisica e psicologica di un individuo, permette di respirare aria buona, di fare movimento in modo sano e di rilassarsi.
È ancora più importante una simile abitudine all’interno dei grandi centri urbani, che sempre più spesso riducono i loro spazi verdi a vantaggio di altri centri commerciali o edifici abitativi. Per i bambini frequentare un parco, un bosco o un semplice prato è ancora più benefico, non solo per i vantaggi che sono stati detti sopra, ma anche per la scoperta fatta dal British Journal of Educational Psychology, che ha condotto uno studio in merito.
Le aree verdi migliorano la memoria spaziale
Questa rivista medica inglese ha fatto una scoperta davvero curiosa sugli effetti delle zone verdi sui piccoli. Lo studio da essa condotta ha infatti evidenziato che frequentare delle aree naturali permette ai bambini di sviluppare una memoria migliore rispetto a coloro che all’interno dei centri urbani tendono a non entrare in contatto con parchi o prati.
La memoria in questione è detta memoria spaziale e permette agli individui di elaborare le informazioni e gli stimoli ambientali, di registrarle e immagazzinarle. Grazie a questi dati si sviluppa anche il senso dell’orientamento.
L’importanza di sfruttare al meglio questi dati
La ricerca è stata condotta su bambini di 11 anni, circa 4758, alcuni con la tendenza a frequentare aree verdi, altri no. Chi entrava più frequentemente in contatto con la natura ha dimostrato una memoria spaziale più accentuata rispetto agli altri. Il motivo è piuttosto semplice.
I bambini che frequentano i parchi esplorano di più, escono più volentieri di casa e si concentrano di più a contatto con le zone verdi. La capacità cognitiva dei piccoli è dunque positivamente influenzata dalla natura e dal tempo trascorso all’aria aperta.
Una simile scoperta non è solamente importante per offrire ai genitori e magari anche agli insegnanti dei consigli educativi, ma anche per proporre a certe zone urbane precisi piani di rivalutazione del territorio.