La vita è una grande magia, un mistero che ogni giorno si rinnova e che apre le speranze del lieto fine anche quando le premesse sembrano essere tutt’altro che rosee.
È il caso dei bambini nati prematuri, magari appena dopo le prime 23 settimane di gestazione, quando la formazione del feto è ancora pienamente in corso e le possibilità di farcela sono poche, pochissime, quasi zero.
Eppure, la vita a volte riserva grandi sorprese e può capitare che qualche anno dopo i minuscoli scriccioli intubati e in pericolo di vita, venuti al mondo troppo presto, si trasformino in bambini sani, felici e pieni di energie positive.
Sono i casi fotografati da, un eccellente artista dell’obiettivo originario del Québec che ha dato vita – è proprio il caso di dirlo – ad un progetto straordinario, intitolato “I prematuri”, in francese “Les premas”.
Gli scatti ritraggono bambini belli e felici che tengono in mano quadri contenenti foto drammatiche, di neonati minuscoli e dal peso piuma, in condizioni precarie, a volte bendati, estremamente fragili, quasi sempre rinchiusi dentro enormi incubatrici: sono loro stessi, fotografati al momento della loro nascita, appunto, prematura.
Il progetto fotografico, davvero molto toccante e profondo, coinvolge i bambini nati tra la 23° e la 36° settimana di gravidanza ed si pone l’obiettivo principale di raccontare quanto sia grande la forza di questi piccoli e di quanto sia dirompente e travolgente la loro voglia di vivere.
Una testimonianza di grande coraggio dei bambini stessi, ma anche delle loro famiglie, che non si sono mai arrese di fronte alle difficoltà.
Energia positiva, tanta speranza e forza fisica e mentale sono la chiave per resistere: la sopravvivenza, anche in casi al limite, è davvero possibile.