Essere mamme di un maschietto può significare fare fronte, dal punto di vista della salute, ad un problema chiamato fimosi. Lo avete mai sentito nominare? Nulla di grave ovviamente, ma qualora si manifestasse va affrontato tempestivamente, onde evitare problemi maggiori al momento della crescita.
In pratica si tratta di un disturbo a carico dell’apparato uro-genitale, e consiste nell’avere un restringimento del prepuzio, la pelle che copre il glande. In genere è presente dal momento della nascita, ed il pediatra sarà subito in grado di dirvi se vostro figlio ne soffre o meno. In caso affermativo, sappiate che la percentuale dei bambini che hanno questo piccolo problema, nella fascia di età tra i 3 e i 10 anni, è di circa il 10%: è infatti una cosa tipica dell’infanzia.
Ne esistono differenti livelli, che poi portano il pediatra a decidere come intervenire, da quello lieve, che provoca solo leggeri fastidi, alla fimosi serrata, che porta con sé anche il problema di curare con difficoltà l’igiene intima del bambino.
Cosa fare quindi se il pediatra vi informa che il piccolo soffre di fimosi? Innanzitutto non preoccupatevi, perché sarà perfettamente risolvibile. Se la fimosi è lieve o moderata, si potrà semplicemente decidere di tenere sotto controllo l’organo, per vedere se nel corso della crescita la situazione, come accade in molti casi, si risolve in autonomia.
Se col passare del tempo ciò non avviene, si potrebbe decidere per cicli di applicazione di creme specifiche che aiutino la pelle ad ammorbidirsi ed aprirsi.
Nei casi più difficili, si ricorrerà ad un piccolo intervento chirurgico, dove una parte del prepuzio sarà rimossa per eliminare definitivamente il problema. In nessun modo questo provocherà problemi futuri, sia da un punto di vista riproduttivo che di minzione.
L’importante è che in non facciate mai manovre meccaniche di apertura: quelle sì potrebbero provocare dei danni permanenti. Dalla fimosi si può quindi guarire completamente: basta appunto rivolgersi al pediatra e ai medici competenti!