Piccole conoscenze e norme di comportamento instillate da papà e mamma possono davvero essere essenziali. Quali? Con che modalità trasmetterle? Può un giovane nipote salvare la vita al suo amato nonno? Nasce il progetto FAST.
Scopriamo insieme di cosa si tratta.
FAST: la prevenzione prima di tutto
Evidentemente non possiamo scambiare il semplice gesto di segnalare un’emergenza come una manovra salva vita.
In base all’età, si può addestrare il bimbo a riconoscere in alcuni gesti o mancanza di segnali da parte del nonno una condizione di emergenza. Impossibile pensare di impostare una valutazione dei sintomi inequivocabile, ma segnalare uno dei 150.000 casi di ictus che avviene tra le mure domestiche invece è possibile.
Impossibile forse immaginare di addestrare un bambino a selezionare correttamente il numero delle emergenze, possibile invece chiamare un genitore attraverso un mezzo da lui ben conosciuto e testato per altre situazioni comuni.
Cosa fare in caso di malore?
Cosa può fare quindi in pratica un nipote se si verificasse il caso di un improvviso malore da parte del suo amato nonno?
L’AIIC, associazione che si occupa in Italia di lottare contro l’ictus ha pensato ad alcune semplici regole che possono essere apprese e applicate anche da una mente giovanissima.
Viso, parola, braccia e tempo. In Inglese ( Face, Arms, Speech, Time) questi elementi si fondono in un neologismo: FAST. Il risultato di un addestramento semplice e divertente sarà potenziato da quanto nipoti e nonni passeranno diversi momenti della giornata insieme.
FAST: cosa insegnare al nipote?
Semplicità e chiarezza questa è la base del metodo che permette ad una giovane mente di rispondere con efficacia ad una possibile emergenza che riguarda la persona anziana alla quale lui vuole bene.
Viso: nonno sorridi? perché non lo fai? se di fronte a questi segnali non c’è risposta il giovane nipote può cominciare ad insospettirsi.
Braccio: nonno mi accarezzi il viso? perché non lo fai? anche in questo caso se la reazione è minima o nulla e soprattutto se è associata al precedente sintomo la gravità della situazione potrebbe aumentare agli occhi del nipote.
Parola: nonno come mi chiamo? richieste semplici con risposte altrettanto immediate che se non arrivano possono dare la certezza al bimbo che il nonno sta male che qualcuno di adulto deve intervenire
Tempo: non importa se è un falso allarme di fronte ai tre indicatori segnalati prima il bimbo avrà un regalo o una ricompensa se chiamerà qualcuno. Infatti anche un “al lupo, al lupo” che non si verifica tale, in questi casi sarà sempre gradito.
Video e interattività: giocando si salva la vita al nonno
Grazie a queste iniziative molti bambini nelle scuole stanno imparando che riconoscere il FAST significa salvare la vita del nonno e quindi sentirsi ancora più importanti per la famiglia. Brevi video e attività divertenti sono un insegnamento semplice per far pensare che il nipote può salvare la vita al nonno.