Il parto è un processo naturale e ogni volta che il corpo di una donna si prepara alla nascita, non fa altro che ripetere gli stessi meccanismi da migliaia di anni. A volte però accadono cose strane, soprattutto quando si ricorre ad anestetici come l’epidurale per evitare i dolori del parto. Vi raccontiamo l’avventura a lieto fine di mamma Melissa Willet.
Spingere durante il parto… Senza sentire le contrazioni
Melissa in fase di travaglio ha avuto seri dubbi sul momento in cui doveva spingere per far nascere il suo primo figlio. In fase di travaglio avviato s’è sottoposta all’epidurale per lenire i dolori delle contrazioni. Arrivato però il momento di spingere l’ostetrica gli ha spiegato come dovesse farlo e quando, ma nonostante le sue spinte ripetute, il bambino pareva non volesse nascere.
Il medico si è accorto che in realtà la futura mamma non sentiva più le contrazioni e così ha iniziato a dirle di spingere ogni qual volta sul monitor apparivano i segnali delle contrazioni in arrivo. Melissa ha iniziato a dubitare del suo corpo quasi come se avesse perduto le sue funzioni con una sorta di disconnessione fra corpo e mente. Probabilmente la dose di anestesia che è stata somministrata era eccessiva e lei non riusciva più a sentire non solo i dolori ma nemmeno le contrazioni del’utero.
Un parto complicato a causa dell’anestesia
Dopo ripetute spinte Melissa si sentiva scoraggiata e frustrata pensando di non poter riuscire a partorire come avevano fatto prima di lei milioni di donne. Le venne fornita la mascherina con l’ossigeno per aiutarla a respirare meglio e alla fine, dopo un parto assai complicato, il bambino venne alla luce. Melissa si sentì rincuorata e ripagata di tutta la frustrazione che aveva vissuto prima non appena vide suo figlio.
Melissa ha deciso di rendere pubblica la sua storia per far sapere a tutte le future mamme che può capitare anche di avere un parto strano, difficile, nel quale le contrazioni non vengono affatto percepite dal corpo della donna, ma che alla fine tutto andrà bene.
Scusami ma nel caso di lacerazioni dopo il parto l’epidurale copre il dolore dei punti?
Per il primo non l ho fatta. A marzo partoriro il secondo spero di non aver bisogno dell’epidurale, ma sono contenta che ci sia l’opportunità di farla in caso di bisogno.
Io l’ho rifiutata ma solo perché avevo paura , e la prima figlia e c’è chi mi parlava bene e male del epidurale . E per fortuna mi è andata bene 3 ore di travaglio (ma molto inteso ) da non dimenticare più . E 3 spinte ed è uscita l’amore della mia vita .
Anche io metà travaglio a casa….cn mia figlia di 3 anni in braccio k piangeva!!!! Poi mio marito mi ha convinta a lasciarla x andare in ospedale….ho avuto giusto il tempo di fare 1 tracciato ke stava nascendo nel corridoio….nn ho fatto epidurale x entrambi i parti!!!!della prima la chiedevo xk è stato un travaglio lungo….ma poi nn l ho fatta!!! Xo sono dell.idea ke se il parto va x le lunghe forse è la scelta più saggia!!!
Ciao già ☺
Non a caso per gli altri due non ci ho pensato proprio….
Il parto normale ti assicuro che non esistono paragoni
È successo anche a me, tornassi indietro non farei più lepidurale, il mio bimbo ha rischiato parecchio…però poi è andato tutto per il meglio!
Ai miei tempi non si usava….il primo figlio e’ nato dopo 21 ore di travaglio…..non mi sono certo divertita…..il secondo è nato velocemente …in tutto 3 ore….è stato sicuramente meglio…ora per mia nuora vorrei fosse con il minor male possibile