La doula prende piede sempre di più in Italia, soprattutto in Trentino. Questo termine greco sta a indicare la donna che serve la donna e, per semplificare, si potrebbe dire che è una mamma che aiuta le donne a imparare a fare le mamme.
Come si diventa una doula in Italia
In Italia la figura della doula, prima di praticare la sua professione, deve sostenere un apposito corso di formazione. Dopo la specializzazione potrà seguire una donna dall’inizio della gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Le mamme sono in grado di fare tutto ma questa figura professionale le aiuta a credere in se stesse e a prendersi cura del neonato nel migliore dei modi.
La doula non è un medico né un’altra figura sanitaria ma ha un ruolo prettamente assistenziale. Si occupa di supportare la donna e di aiutarla a trovare le corrette soluzioni anche ai problemi meno semplici da affrontare dopo il parto. La regione del Trentino è sempre stata all’avanguardia sull’assistenza alle neo madri e la figura della doula è un ulteriore servizio per semplificare la vita alle donne durante la delicata fase della gravidanza e del puerperio.
Stop alla solitudine: per la doula la maternità è condivisione
Altro compito fondamentale e non di secondaria importanza della doula è quello di creare o rafforzare la rete sociale attorno alla mamma. A questo scopo vengono organizzati i blessingway ovvero delle feste di buon auspicio per la futura mamma alla quale partecipano le amiche e i parenti più stretti. Si tratta di un momento importante di scambi di informazioni e consigli durante il quale la futura mamma viene messa al centro della scena.
Recenti studi di settore hanno messo in luce il fatto che le gestanti supportate da una doula ne traggono grandi benefici anche nel momento del parto. Si riducono infatti le percentuali di cesarei effettuati e diminuisce anche il tempo del travaglio in maniera considerevole. In Trentino la doula è una figura professionale sempre più richiesta tanto che è stata aperta una scuola specifica di formazione nel 2015.
Questo è abusivismo professionale. E’ l’ostetriche che segue la donna e la coppia in gravidanza, in travaglio e nel puerperio, sia dal punto di vista prettamente assistenziale che da quello emotivo. La figura dell’ostetrica in Italia è calpestata e sopraffatta da tutto e da tutti. Che tristezza!
La doula non è un’ostetrica. Sostenere la donna durante il travaglio/ parto è una competenza ostetrica. L’ostetrica ha fatto studi, che sono diversi da corsi durati per qualche settimana. Ben venga la doula per aiutare la donna nelle faccende domestiche e nella praticità quotidiana. Ad esempio, sorvegliare il bimbo, lasciando alla mamma il tempo di una doccia rilassante…Per tutto il resto, se la doula vuole sostenere la donna nella gravidanza, nel Travaglio, nel parto e nel puerperio deve obbligatoriamente frequentare e terminare, sostenendo esami e praticando un lungo tirocinio,il corso di laurea diventando un’ostetrica …