A Pisa una donna incinta colpita da aneurisma al sesto mese di gravidanza è stata operata d’urgenza e, grazie a un delicato intervento di neurochirurgia, è stata salvata non solo la sua vita ma anche quella del nascituro.
Donna incinta colpita da aneurisma cerebrale
Un delicato intervento, eseguito presso l’Ospedale di Pisa, ha permesso di salvare la vita non solamente a una donna incinta ma pure al bimbo che porta in grembo.
L’episodio risale a un po’ di tempo fa ma è diventato di pubblico dominio, non solo sulle cronache locali ma pure nazionali, negli ultmi gironi e vede protagonista una 40enne, colpita da emorragia cerebrale a causa della rottura di un aneurisma.
La donna era stata immediatamente portata già priva di conoscenza in ospedale ma, oltre all’apprensione per le sue condizioni di salute, i medici della struttura sanitaria toscana erano preoccupati per quel feto che era arrivato quasi alla 24esima settimana di gestazione.
Tuttavia, l’intervento del professor Riccardo Vannozzi, direttore dell’UO (Unità Operativa) di Neurochirurgia, è stato decisivo non solo per la tempestività ma anche perché molto delicato da eseguire in questi casi.
Un delicato intervento di neurochirurgia
Il medico che non solo ha eseguito ma pure coordinato questa maxi-operazione ha tenuto comunque a precisare, intervistato da alcuni giornalisti, che per lui non si tratta del primo caso del genere ma che stavolta si è potuto avvalere dell’aiuto di una équipe allargata che comprendeva non solo anestesisti e rianimatori ma anche altri esperti di pediatria e neonatologia.
“Era una sala operatoria con una quindicina tra medici, professionisti e infermieri” ha spiegato Vannozzi in relazione al vero e proprio lavoro di squadra fatto sulla mamma e sul feto e che lui ha supervisionato.
Infatti, l’intervento è durato quasi sei ore e va ricordato che nel caso di un aneurisma il fattore tempo è fondamentale e che lo stato di gravidanza della paziente ha richiesto anche un drenaggio liquorale.
Per fortuna, l’operazione è perfettamente riuscita ma ora l’attenzione dei medici va al parto, previsto tra un mese e che sarà effettuato attraverso un taglio cesareo. Solamente in seguito, ha concluso il professor Vannozzi, il suo team si occuperà di operare un altro aneurisma che si trova in posizione opposta a quello che si era rotto, ma ha garantito che “stavolta si tratterà solamente di una operazione di routine”.