Un bambino di circa sei mesi è stato trovato in un passeggino abbandonato vicino al pronto soccorso dell’ospedale Città di Aprilia, situato nella provincia di Latina.
La carrozzina è stato avvistata da alcuni lavoratori dell’ospedale, i quali hanno prontamente informato i carabinieri.
I medici hanno preso in cura il neonato, sottoponendolo a un controllo, e hanno constatato che le sue condizioni di salute erano soddisfacenti.
Mamma abbandona il figlio di 6 mesi nel passeggino
La disperazione può spingere a decisioni drastiche e terribili, come nel caso della donna di Aprilia che ha scelto di abbandonare il proprio figlio di sei mesi in ospedale.
Il passeggino, lasciato dalla madre, è stato scoperto dal personale sanitario, che ha prontamente allertato i carabinieri.
Fortunatamente, dopo un controllo medico, il bambino è stato ritenuto in buone condizioni di salute, non richiedendo ulteriori cure ospedaliere.
Attualmente si trova in una casa famiglia e potrebbe essere dichiarato adottabile nelle prossime settimane, a meno che la madre non decida diversamente.
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Le telecamere di sicurezza dell’ospedale hanno catturato ogni momento dell’accaduto.
La donna, con il viso celato da una mascherina e un foulard sulla testa, ha accarezzato il bambino per l’ultima volta prima di allontanarsi.
Si nota nell’immagine la sua esitazione: prima di lasciare il piccolo, si è seduta per un breve momento in una zona tranquilla, dicendo a chi era presente di andare in bagno.
Tuttavia, dopo essere uscita, non ha fatto ritorno.
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Le condizioni del neonato
Il neonato è stato trovato nel suo passeggino, adeguatamente vestito e coperto, accompagnato da pannolini di ricambio e latte.
I medici hanno notato soltanto lievi irritazioni sulla pelle del bambino, comuni in un neonato di sei mesi e facilmente trattabili.
Le forze dell’ordine, oltre al video di sorveglianza già diffuso nei media, stanno esaminando ulteriori riprese da telecamere posizionate in diverse aree dell’ospedale.
Queste immagini potrebbero fornire dettagli più chiari sulla donna, aiutando gli investigatori nell’identificarla.
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