Quante volte ci sarà capitato che alle lamentele del nostro bambino, il pediatra avrà fatto riferimento ai famosi dolori della crescita, per questo è importante per noi mamme, imparare a riconoscerli e sapere quando preoccuparsi.
Questi dolori, interessano quasi tutti i bambini tra i 4 e i 12 anni, e sebbene non si conosca la causa precisa, talvolta sono motivo di ansia e preoccupazione per i genitori. Vediamo cosa sono esattamente e quando è necessaria una visita specialistica
Dolori della crescita tra mito e realtà
Non capita di rado di trovarci, davanti al problema dei dolori della crescita, tra mito e realtà. Questo perchè, sebbene non si conoscano le cause precise, fin dall’antichità si sostiene che siano dei dolori causati dall’allungamento e dallo stiramento di muscoli e tendini. Altri danno la colpa al bisogno di richiamare l’attenzione dei nostri bambini, ma non è così. I dolori ci sono veramente, soprattutto alla fine di una giornata, e possono essere molto fastidiosi.
Si tratta di un malessere dovuto all’allungamento scheletrico per questo colpisce specialmente gambe e schiena e che si verifica soprattutto dopo una giornata di intensa attività fisica.
Alcune cause possibili che scatenano i dolori della crescita
Dagli studi effettuati, pare che alcuni fattori siano capaci di influenzare il manifestarsi del problema, infatti è stato dimostrato un reale legame di incidenza nei bambini che soffrono di problemi di postura (scoliosi) o ipermobilità articolare, piede piatto e ginocchio valgo, tutte cause possibili che scatenano i dolori della crescita e che devono esser seguite da uno specialista ortopedico, se il pediatra lo ritiene utile. Anche una soglia del dolore bassa o un’intensa attività di gioco nell’arco della giornata, possono scatenare i famosi dolori della crescita.
Un massaggio locale può essere lenitivo così come del paracetamolo, ma deve essere consigliato dal medico curante.
Come imparare a riconoscerli?
Per riconoscere i dolori della crescita, bisogna tenere in considerazione alcuni fattori:
- si manifestano prevalentemente la sera e la notte, a volte sono così forti da svegliare bruscamente il bambino durante il sonno
- non sono continui ma bensì intermittenti, possono presentarsi anche a distanza di settimane o mesi da un episodio all’altro
- quasi mai durano delle ore, il più delle volte il dolore cessa dopo 10-20 minuti
- il dolore si può presentare anche come crampo, su cosce, gambe e polpacci, prevalentemente come dolore muscolo-scheletrico
- il giorno dopo non ci sono fenomeni di infiammazione, quali febbre, dolori o impossibilità a svolgere normali attività
Quando invece dobbiamo preoccuparci?
I dolori della crescita sono benigni e senza risvolti preoccupanti, dobbiamo però distinguere quei casi quando invece dobbiamo preoccuparci e rivolgerci al pediatra che ci invierà dallo specialista.
Nello specifico, in questi casi, è sempre consigliato approfondire:
- quando il dolore è persistente
- quando il dolore interessa le articolazioni e non i muscoli
- quando il dolore persiste anche durante il giorno
- se compaiono segni di infiammazione