Le sensazioni dolorose provate dal neonato possono contrastare lo sviluppo del loro sistema nervoso centrale. Mediante la saturazione sensoriale è possibile alleviare ai piccoli il dolore percepito durante interventi effettuati in ospedale.
La saturazione sensoriale: come effettuarla
I neonati, sia prematuri che nati a termine della gravidanza, vengono sottoposti a diversi procedimenti dolorosi. Recenti studi di neonatologia hanno dimostrato che il dolore è dannoso per la salute dei neonati perché inibisce lo sviluppo dell’intero sistema nervoso centrale. Sono tanti i tentativi che sono stati fatti per ridurre la percezione del dolore mediante interventi di analgesia ma i tradizionali analgesici hanno effetti collaterali molto importanti e sproporzionati rispetto al rischio causato dal dolore. È stata anche tentato l’utilizzo di un trattamento a base di saccarosio dato ai neonati per via orale ma la sua efficacia è minima.
Ultimamente è stata messa a punto una nuova tecnica chiamata saturazione sensoriale che prevede tre diversi stimoli da effettuare contemporaneamente ovvero:
- il gusto, mediante la somministrazione di saccarosio
- il tatto, con il massaggio del neonato
- la parola, ovvero attirare l’attenzione del neonato parlando
Questi tre stimoli, affinché siano efficaci e riducano drasticamente la percezione del dolore del neonato, devono essere iniziati prima dell’intervento e finire poco dopo.
L’efficacia per i neonati della saturazione sensoriale
La saturazione sensoriale ha la capacità di stimolare la produzione di endorfine e di inibire gli stimoli dolorosi che partono dalla spina dorsale. L’efficacia di questa tecnica è stata comprovata da Chiara Locatelli e Carlo Valerio Bellini, ricercatori che lavorano presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Sono stati presi sotto esame quattordici studi che mettevano a confronto gli effetti ottenuti mediante la saturazione sensoriale con altre metodologie analgesiche.
In nuovo metodo è risultato particolarmente efficace in alcune pratiche specifiche ovvero il prelievo di sangue dal tallone noto come test di Guthrie, l’esame degli occhi e le iniezioni intramuscolari. È bene ricordare però che la saturazione sensoriale è efficace soltanto se tutte e tre le azioni vengono attuate.