Displasia dell’anca nei bambini

La displasia dell’anca è una malformazione scheletrica in genere ereditaria, che si verifica nel caso in cui il femore non combaci perfettamente con la cavità dell’anca, predisposta ad accoglierlo.

Nei bambini, si verifica con maggior frequenza nelle femmine che nei maschi e diventa evidente in genere dopo le sedici settimane di vita. Proprio perché è una patologia piuttosto frequente, a tutti i genitori viene consigliato di sottoporre i propri figli ad una ecografia delle anche entro il quarto mese di vita.

Diagnosi della displasia dell’anca

Tra i numerosi test post natali (come lo screening neonatale con il sangue del tallone, oppure visite oculistiche e neurologiche per i bambini prematuri) l’ecografia alle anche è abbastanza di routine.
Questo per verificare sia il livello di calcificazione delle ossa che per controllare lo sviluppo dell’articolazione tra bacino e femore.

I bambini nati podalici o rigiratisi soltanto all’ultimo momento, sono fortemente a rischio, in quanto le gambe non hanno avuto spazio sufficiente per allenarsi al movimento.
La prima diagnosi della displasia viene effettuata attraverso la cosiddetta manovra di Ortolani, dal nome del medico che l’ha ideata.
Tale manovra consiste nel piegare le gambe del bambino sul bacino e rotearle, aprendole verso l’esterno. Nel caso in cui la problematica sia presente, l’osso fuoriuscirà dall’anca producendo un rumore simile a uno schiocco.
La manovra di Ortolani è utile però solamente nei casi più gravi di displasia, non riesce a individuare invece quelli più lievi.

In passato si ricorreva spesso al gesso per i casi di displasia delle anche, diagnosticati ormai tardivamente.
Oggi, grazie al ricorso all’ecografia precoce, è possibile risolvere il problema in tempi brevi e con strumenti molto meno invalidanti per il piccolo.

Trattamento della displasia delle anche

Se si sospetta che il proprio bambino possa soffrire di questa patologia, ma anche solo per precauzione, è utile procedere con una radiografia.
La cura della displasia delle anche nel caso di una malformazione lieve diagnosticata nelle prime settimane di vita, si effettua tenendo le gambe del bambino il più divaricate possibile, utilizzando magari un doppio pannolino o una mutandina apposita.

Per tutte le forme medie di displasia occorrono controlli ecografici periodici durante i trattamenti, per monitorare il corretto sviluppo delle anche.
Se la displasia è più seria o viene diagnosticata oltre il quarto mese di vita si utilizza un divaricatore fisso, uno strumento ortopedico che deve essere portato per parecchio tempo.

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