Curiosità e domande da mamma: i consigli dell’ostetrica

    • Allatto la mia bimba da circa due mesi al seno ma soffro di frequentissimi ingorghi, volevo sapere se ci sono dei rimedi per evitarli. Grazie

    Cara mamma,

    ci sono diversi accorgimenti da attuare in caso di ingorgo mammario. Il primo è sicuramente quello di attaccare spesso il tuo bambino, lui è il miglior drenante dei tuo dotti. Se questo non fosse sufficiente ti consiglierei di attuare degli impacchi caldo umidi al seno (cioè bagnando con acqua molto caldo un asciugamano e applicarlo sul seno dolente), magari anche prima della poppata stessa.

    C’è anche il metodo della bottiglia calda, cioè prendi una bottiglia, tipo quella da passata di pomodoro, la riempi di acqua bollente, lasciando che si riscaldi bene, la svuoti raffreddi l’imboccatura e la applichi intorno al capezzolo, raffreddandosi lentamente la bottiglia creerà un effetto di vuoto e dopo pochi minuti inizierà la fuoriuscita del latte.

    Infine massaggia la parte dolente e se il tuo bambino ha finito di poppare ma senti ancora il tuo seno duro e gonfio puoi spremerlo manualmente o utilizzare un tiralatte.

    • Sono a 38+5 e nei prossimi giorni, per via del diabete gestazionale non ben compensato, mi indurranno il parto. Volevo chiedere se è vero che il parto indotto è più doloroso del naturale.

    Cara futura mamma,

    il parto indotto non possiamo definirlo più doloroso, ma sicuramente non è come un parto naturale. Le difficoltà che un parto indotto può portare a mio parare sono due: la prima è che potrebbe avere delle volte un inizio più “irruento” e possono instaurarsi delle contrazioni subito molto dolorose senza passare per la fase prodromica che un pò prepara all’arrivo del travaglio, soprattutto in base al tipo di induzione; la seconda è il contrario, cioè che alcune induzioni non partono subito e l’attesa può creare ansia, preoccupazione, che poi fanno arrivare al travaglio vero e proprio già stanche e quindi il travaglio sarà più “tosto” da affrontare.

    Non è detto comunque che questo si verifichi sempre, delle volte l’induzione fa partire il travaglio in maniera quasi naturale e queste problematiche non è detto che le affronterai.

    Il mio consiglio è di andare incontro all’arrivo di tuo figlio con tranquillità e affidarti all’ostetrica che ti sarà accanto al travaglio, lei saprà sicuramente indirizzarti e consigliarti per superare questo bellissimo e durissimo momento della tua vita.

    • Sono alla ventesima settimana e sul web ho trovato diversi articoli che parlano dell’ecografia in 4D, mi incuriosisce molto. Mi chiedevo se fosse pericolosa per il bambino e come si svolge nello specifico la visita? Grazie

    Carissima,

    l’ecografia 4D è quell’ecografia attraverso la quale otteniamo delle immagini quadrimensionali, essa si esegue come una normale ecografia (è il tipo di sonda ecografica che cambia), e ci fa vedere le immagini tridimensionale del bambino in movimento in tempo reale, come una sorta di video.

    Questo tipo di ecografia è innocua, è stato visto che essa può essere di supporto alla classica ecografia per identificare alcune sindromi caratterizzate da una “facies” quindi da un aspetto del viso caratteristico, per visualizzare arti e cordone ombelicale e anche per la diagnostica delle anomalie del torace e degli organi interni.

    Mi piace comunque ricordare che sono sempre ultrasuoni e che per quanto innocui, non vanno abusate, quindi occhi a non ricorre a questa metodica solo per vedere la faccia o a chi assomiglia il vostro bambino, non è più bello godere dell’effetto sorpresa e soprattutto vedere il vostro piccolino in carne e ossa?!

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