L’allattamento al seno è un gesto unico, che non serve solo a sfamare il piccolo. E’ un contatto fisico intimo e consolatorio, sia per la mamma che per il bambino, che interagiscono in maniera profonda. Ma quali sono le migliori migliori posizioni per allattare il nuovo arrivato? Non sempre, il bimbo appena nato riesce ad attaccarsi al seno in maniera ottimale. Sia per possibili problemi di suzione del piccolo, sia per posizione scomode assunte dalla mamma.
Ecco quali sono le mosse preliminari per prepararsi ad un corretto allattamento. Per prima cosa, bisogna scegliere essere comodi. Il bambino va posto con la testa in linea con il corpo, per riuscire a deglutire meglio.
Poi, bisogna assicurarsi che il bimbo sia attaccato bene. Non basta che “ciucci” il capezzolo, ma deve avere la bocca ben aperta per abbracciare tutta l’areola. In questo modo si sentirà, anche a livello uditivo, la corretta deglutizione.
Infine, bisogna assumere la posizione corretta. Di seguito indicheremo le tre migliori posizioni per allattare.
1. Posizione a culla. La testa del bambino è appoggiata nell’incavo del braccio della mamma. Per stare ancora più comode ci si può anche aiutare con un cuscino sotto il braccio. Questa posizione permette di vedere chiaramente la bocca del bambino per capire se è attaccato bene.
2. Posizione a rugby. Il corpo del bambino è posto accanto al fianco a quello della mamma e la testa nella sua mano. Con questa posizione è più facile svuotare le aree laterali del seno ed è quindi consigliata per evitare gli ingorghi mammari, alle mamme che hanno un’abbondante produzione di latte.
3. Posizione sdraiata. La mamma è sdraiata sul fianco con la pancia contro quella del bimbo, anche lui sdraiato. Questa posizione è molto comoda di notte o nei momenti di particolare stanchezza per la mamma, che si può anche addormentare per riposarsi un po’, mentre il suo bimbo beve il latte.