Un’analisi dei dati relativi a 12 strutture ospedaliere italiane che aderiscono alla rete “sentinella” ha evidenziato come il problema che lega le gravidanze ed il Covid 19 sia molto importante nel nostro Paese.
Infatti 1 donna su 6 in questo periodo di pandemia partorisce con positività al coronavirus.
L’analisi è stata messa a punto della Fiaso e ha evidenziato che circa il 50% delle donne in gravidanza non sono vaccinate.
L’analisi della Fiaso
La federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere “Fiaso” ha reso noti i risultati di una analisi che ha coinvolto 12 ospedali nei quali nella settimana che è andata dal 18 al 25 gennaio, hanno visto 404 parti, 65 dei quali sono avvenuti nell’area covid dello stesso ospedale.
Nel complesso le donne in stato di gravidanza che hanno partorito con il contagio del coronavirus sono state il 16%. A margine della presentazione dei risultati il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, ha evidenziato come il problema dei contagi delle partorienti incida soprattutto dal punto di vista gestionale, in quanto le donne che risultano positive devono essere trasferite in ostetricia con la necessaria duplicazione dei servizi tra le pazienti negative e quelle positive e questo porta ad un raddoppio delle risorse impiegate. Un impegno che va ad aumentare quello già gravoso che esiste ormai da due anni per gli ospedali del nostro Paese.
Per questo, ha sottolineato Migliore, siamo ancora una volta a rivolgere l’appello alla vaccinazione per le donne in stato di gravidanza che ancora non l’hanno ricevuta.
Le raccomandazioni del Ministero della salute
Nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute, a cui aggiungono quelle che sono state fatte da parte delle associazioni che raggruppano sia i pediatri che i ginecologi, il numero delle pazienti senza vaccinazione raggiunge quasi il 47%. Questo, unito alla grande contagiosità derivante dalla nuova variante Omicron, genera una altissima probabilità di contagio vista anche la condizione particolare di questi nove mesi.
Il contagio può generare delle complicazioni sia per la madre che per il bambino.
I medici continuano ad insistere assicurando che la vaccinazione non comporta problemi nè per la madre nè per il bambino.