Diventare genitori ai tempi dell’emergenza Coronavirus non è affatto semplice e genera tanta preoccupazione, ansia e paura. Le disposizioni per contenere l’emergenza, infatti, rendono questo momento ancora più complesso. La partoriente, infatti, potrà essere assistita da una sola persona e non potrà ricevere alcuna visita.
Queste sono solo alcune delle precauzioni prese dal personale sanitario durante questa emergenza per garantire alle donne di partorire in assoluta sicurezza e di proteggere i loro bambini. Consentire una normalità in una situazione tanto atipica, infatti, non è affatto semplice ma è l’obiettivo del personale medico e paramedico in questo momento.
Emergenza Coronavirus e parto: la testimonianza di due neo genitori
Si chiamano Ester e Giordano ed hanno dato il benvenuto alla loro piccola Irene la mattina dell’11 marzo. Un parto cesareo praticato al Policlinico Casilino di Roma in un momento di grande attenzione sanitaria e norme precauzionali spesso penalizzanti.
Ester è entrata in sala parto da sola, lasciando il marito in sala d’aspetto. “Per prima cosa mi hanno misurato la febbre, poi mi hanno fatto entrare all’interno del pronto soccorso, dove è stata dedicata una parte solo alle donne incinte, con apposite misure di sicurezza, come la distanza tra una seduta e l’altra” racconta Ester.
Giordano, invece, è dovuto rimanere in sala d’aspetto per entrare in sala parto solo al momento della nascita della sua bambina. La piccola Irene, subito dopo, è stata portata al nido dove è stata sottoposta a tutte le visite necessarie, come da routine.
Emergenza Coronavirus: cosa cambia per le partorienti
Sebbene l’obiettivo del personale medico sia quello di mantenere una condizione di normalità per le partorienti, qualche cambiamento è purtroppo inevitabile in un momento d’emergenza come quello che stiamo vivendo.
Nessuna visita di nonni e parenti per dare il benvenuto al nascituro. Questo uno dei cambiamenti più sostanziali che l’emergenza Coronavirus ha imposto. Soltanto il papà, se in buona salute e senza sintomi riconducibili al contagio da Covid-19, può entrare.
A cambiare è anche il tempo di permanenza all’interno della struttura. Se solitamente si rimane per 3 giorni dopo un parto cesareo, adesso le dimissioni arrivano già al secondo giorno. Chi, invece, dà alla luce il proprio bambino con parto naturale può uscire già il giorno dopo.