Sabato scorso a Cosenza due coniugi hanno insultato e picchiato la maestra del figlio per presunte violenze e maltrattamenti sui minori.
Sull’onda di tali sospetti la coppia aveva nascosto nelle tasche del bambino un piccolo registratore, documentando così la sua giornata all’asilo. Dagli audio acquisiti tuttavia non risulterebbero condotte aggressive da parte dell’insegnante.
Coniugi cosentini insultano e picchiano l’insegnante del loro bambino
Da tempo sospettavano che la maestra dell’asilo nido maltrattasse il loro bimbo di 22 mesi, così due coniugi di Cosenza hanno deciso di farsi giustizia da soli. Nascondendo un micro registratore nelle tasche del piccolo hanno acquisito di nascosto i rumori e le interazioni verbali avvenuti nella classe del figlio e, una volta ascoltati gli audio, sono passati all’azione.
Nella mattina di sabato scorso hanno convocato l’insegnante nell’ufficio della dirigente scolastica e, dopo averla pesantemente insultata, hanno alzato le mani sferrando un pugno in pieno volto. Sul posto sono intervenute immediatamente le forze dell’ordine e un’ambulanza del 118 che ha trasportato la maestra al vicino ospedale dell’Annunziata.
I genitori del bambino sono stati denunciati per aggressione e danneggiamento
Alla maestra, fortunatamente non in pericolo di vita, è stata data una prognosi di quindici giorni mentre i due genitori sono stati denunciati per aggressione e danni alla persona.
Tra le accuse c’è anche l’istallazione abusiva di dispositivi atti alla registrazione, pertanto gli audio acquisiti dalla coppia sono stati mandati immediatamente in Procura. Ascoltando le registrazioni peraltro, non risulterebbe alcuna condotta aggressiva sui bambini né da parte delle insegnanti né da parte del personale scolastico.
Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, esprime il proprio rammarico sulla vicenda sottolineando che le presunte condotte illecite devono essere perseguite e punite esclusivamente dagli organi di giustizia.
Ricorda inoltre come sia importante per la crescita dei minori una cooperazione serena tra istituzioni scolastiche e famiglie e rilascia la seguente dichiarazione: “la società è chiamata ad innalzare muri di protezione davanti alla scuola, perché essa rimane, insieme alla famiglia, l’ultimo baluardo per sperare in un’inversione di tendenza rispetto alla devianza minorile, sempre più pregnante. I bambini, gli adolescenti, hanno bisogno di famiglia e scuola armoniche. La discrepanza esistente fra lue due principali agenzie di socializzazione fa male solo allo sviluppo dei minori, e sono questi ultimi a rimetterci sempre e comunque”.