Fastidiosa, dolorosa e, talvolta, difficile da gestire, l’otite media può essere, per molti bambini, un vero problema. Non si tratta di un disturbo grave, quanto doloroso e con guarigione completa abbastanza lunga. Non occorrono particolari precauzioni, salvo la concomitanza di altre patologie, e cure pesanti, ma non va comunque sottovalutato, vediamo come si riconosce e quali sono le possibili cure.
Come riconoscere l’otite media
La facilità di diagnosi dipende molto dall’età del bambino. Se si tratta di un neonato, per i genitori potrebbe risultare difficile riconoscere il disturbo. Questo, infatti, si manifesta con sintomi tipici del raffreddore, quali tosse e catarro. Proprio questo è infatti la causa principale dell’infiammazione dell’orecchio medio: il muco ristagna nelle trombe di Eustacchio, che connettono la faringe con l’orecchio medio, e che nei bambini sono corti e piatti rispetto a quelli degli adulti. Proprio per questo motivo l’otite media si presenta soprattutto sotto i 5 anni d’età con un’incidenza dell’80% circa.
I sintomi più comuni sono quindi dolore, i bambini più grandicelli riescono a segnalarlo prontamente, tosse, raffreddore, naso che cola, febbre. Non è detto che però compaiano tutti e simultaneamente.
Cosa fare per curare e prevenire l’otite media
Se si sospetta che il bambino abbia dolore, la prima cosa da fare è quella di portarlo, ovviamente, dal pediatra. Sarà lui a fare un accurato controllo e a diagnosticare o meno un’infiammazione dell’orecchio medio. Generalmente si attendono un paio di giorni prima di dare una terapia antibiotica. Per combattere i sintomi dolorosi, invece, il paracetamolo è il farmaco che viene prescritto con maggior frequenza. Possiamo però lenire i disturbi e contenere l’infiammazione anche con rimedi naturali quali il latte materno spremuto direttamente all’interno dell’orecchio oppure un impacco di cipolla tagliata a pezzetti e avvolta in una garzina da tenere per 10-15 minuti a contatto con il padiglione esterno.
Prevenire il disturbo non è difficile, basta semplicemente avere delle accortezze quali non mettere il bambino in contatto con soggetti raffreddati o influenzati, non esporlo a sbalzi di corrente, allattarlo al seno, non mandarlo all’asilo (qualora fosse possibile) prima dei tre anni, quando cioè il suo sistema immunitario sarà più sviluppato. Pulire il nasino con fisiologica o fare doccia nasale almeno un paio di volte al giorno.