Una credenza popolare ritiene che la luna piena, denominata anche plenilunio, sia in grado di aumentare la probabilità di travaglio.
La luna piena, lo ricordiamo, si verifica quando la superfici del corpo celeste e è interamente visibile a causa della massima riflessione della luce solare.
Quanto c’è di vero in questa credenza? Cosa dice la scienza a tal proposito? E cosa si intende per calendario lunare? Scopriamo insieme tutto ciò che concerne questo affascinante e misterioso satellite e, in particolare, in che modo sarebbe in grado di influire sulla data del parto.
La luna e data del parto: come funziona?
In via preliminare va detto che, secondo la scienza la luna influisce sui fenomeni legati all’acqua (determinando, ad esempio, le maree), attraverso la forza elettromagnetica e la forza di gravità. Proprio in virtù di questa considerazione si ritiene che essa possa anche influire sul parto, in quanto il bambino è immerso nel liquido amniotico durante i 9 mesi di gestazione. La luna, in altri termini, attirerebbe verso l’esterno il feto, facendo rompere il sacco e innescando in tal modo il travaglio.
Fasi della luna e parto
Abbiamo assodato, dunque, che la tradizione popolare crede fortemente in un nesso tra fasi lunari e parto. In particolare si ritiene che la luna sia in grado di esercitare la propria influenza nelle ultime fasi della gestazione, stimolando o ritardando la nascita del bebè. La luna piena favorirebbe la rottura delle acque e il conseguente inizio del travaglio. Al contrario nella fase di luna calante, la gestazione potrebbe prolungare l’attesa del bebè. Ma non finisce qui: sembrerebbe addirittura che anche il concepimento possa essere influenzato dalle fasi lunari; se avviene con la luna crescente il nascituro sarà un maschio; se al contrario avviene con la luna calante il nascituro sarà una femminuccia.
Uno studio condotto in passato da un’ostetrica spagnola ha rilevato l’esistenza di una correlazione tra plenilunio e frequenza delle nascite e nel contempo ha evidenziato che si verifica una maggiore frequenza di parti naturali con la luna calante, mentre con la luna crescente si verifica un incremento di parti cesarei.
Calendario lunare e parto: come si calcola?
Esiste un vero e proprio calendario lunare, che veniva utilizzato soprattutto in passato per stabilire la data presunta della nascita del bebè. Esso, in effetti, si basa sulla coincidenza tra i cicli lunari (che durano 29 giorni) e quelli mestruali (che sono più o meno di 28 giorni).
Come si legge il calendario lunare? La data del partosi verifica a 10 lune di distanza dall’ultima mestruazione, indipendentemente dalla fase lunare. Gli antichi ritenevano che durante queste 10 lune (che corrispondono a 40 settimane), la gestante fosse in grado di attingere energia sia dalla “madre terra” che dalla luna.
Quanto c’è di vero in questa tradizione popolare?
Si tratta di una mera superstizione o c’è qualcosa di vero nella influenza della luna sul sesso del nascituro e sulla data del parto?
In realtà non ci sono prove scientifiche a supporto di questa tradizione: si tratterebbe, in altri termini, di una credenza infondata. Eppure, malgrado non esista alcun riscontro scientifico, sono in tanti a continuare a ritenere che esista una correlazione tra il parto e il corpo celeste.
Come è possibile? A fornirci una risposta in tal senso è il ricercatore californiano Jean-Luc Margot, secondo cui questo fenomeno va interpretato come “bias di conferma” (noto anche come pregiudizio di conferma), ovvero un processo cognitivo in base al quale le persone tendono a prendere in considerazione solo le notizie e le informazioni della cui veridicità sono convinti.
A me è successo!!!
A me è successo
Baby moon
A me è capitatooo!!
A me e capitato
Vale Iennarelli