Il lutto perinatale corrisponde alla perdita di un figlio quando la nascita è imminente o è da poco avvenuta. Lungi dall’essere un lutto di entità inferiore, si tratta di un vero e proprio dramma psichico che necessita di una giusta elaborazione e di un particolare percorso per essere accettato. Vediamo di seguito nel dettaglio come è possibile superare il lutto perinatale.
Per lutto perinatale si intende la perdita del bambino nel periodo compreso tra gli ultimi tre mesi di gestazione e la prima settimana successiva al parto. Si tratta di un dolore molto intenso che determina in entrambi i genitori un profondo senso di vuoto e di smarrimento.
Prima di buttarsi a capofitto in una nuova esperienza genitoriale, ovvero prima di cercare a tutti i costi una nuova gravidanza, è necessario prendersi il tempo necessario per vivere il proprio dolore fino in fondo e per elaborarlo con calma e con lucidità. È bene in tal senso che i genitori si concedano uno spazio privato per vivere il proprio lutto, sentendosi liberi di esprimere le proprie paure e i propri sentimenti. Confrontarsi poi con chi ha vissuto la medesima esperienza può essere fondamentale per non sentirsi soli e per accogliere con serenità l’aiuto di persone che possano comprendere alla perfezione il dramma che si sta vivendo.
Cancellare ogni ricordo del bambino che si è appena perso non è sicuramente la via migliore per superare il dolore. Al contrario sarebbe opportuno rievocare con gioia le fasi più belle della gravidanza e conservare in un album le ecografie, le eventuali fotografie e gli esami del bimbo che non c’è più. La rimozione forzata, infatti, alla lunga può rivelarsi deleteria. Solo in questo modo, d’altra parte, sarà possibile cominciare a progettare una nuova gravidanza con coraggio e tranquillità, senza lasciarsi sopraffare dal terrore che possa verificarsi una nuova perdita.