Abituare il bambino a dormire nella sua cameretta può non essere semplice.
Tra tanti dubbi e sensi di colpa, è bene chiarire che non esistono regole o tempistiche ben precise. Bisogna solo agire con amore, serenità e tanta pazienza.
Come capire quando è il momento giusto per spostare il bambino nella sua cameretta
Nei primi mesi di vita, il neonato ha bisogno di cure costanti e di attenzioni, motivo per cui dormire con i genitori nella stessa stanza rappresenta una necessità.
Il contatto fisico con la mamma, aldilà dell’allattamento, è indispensabile per il corretto sviluppo del piccolo e del suo senso di sicurezza. Prima o poi, però, arriva un momento in cui il bimbo deve abituarsi a dormire nella cameretta, distaccandosi in parte dalla dipendenza da mamma e papà.
Nonostante non esistano delle regole ben precise, è di fondamentale importanza tenere in considerazione alcuni fattori:
• intorno all’ottavo mese, il neonato viene colto dall‘ansia da separazione, motivo per cui è bene evitare il passaggio alla cameretta in questo particolare momento evolutivo.
• Se il bimbo si sveglia ancora nel cuore della notte per la poppata, è il caso di evitare di complicare le cose. Per cui, è consigliabile attendere il momento in cui sarà in grado di dormire tutta la notte.
• Prestare attenzione alle esigenze e ai comportamenti del bambino.
Ovviamente, è necessario che entrambi i genitori siano convinti della decisione. I primi tempi non saranno di certo facili, ma questa nuova abitudine oltre a contribuire a sviluppare l’autonomia e l’indipendenza del bambino, permetterà a mamma e papà di ritrovare quell’intimità compromessa dall’arrivo del bebè.
Consigli per abituare il piccolo alla cameretta
Per mettere in atto il cambiamento è bene fare tesoro di questi consigli:
1) Aiutare il bimbo a familiarizzare con la cameretta, svolgendo insieme delle attività piacevoli e creative durante il giorno (gioco, pisolino pomeridiano).
2) Creare un ambiente confortevole e sicuro. La cameretta, pertanto, deve contenere degli oggetti familiari per il bimbo, come giochi, peluches, foto e quant’altro.
In più, la stanza deve essere ben arieggiata, illuminata durante il giorno e provvista di luci graduate per la notte. Per favorire il riposo, la temperatura deve mantenersi sui 19° C, il piccolo deve indossare tutine o pigiamini di elevata qualità e dormire su un materasso confortevole, duro e adatto alle misure del letto.
3) Stabilire una routine serale cercando di rispettare gli orari e le abitudini (ad esempio fare il bagnetto, lavarsi i denti, mettersi il pigiama, leggere una fiaba). Le azioni ripetitive sono molto importanti per aumentare il senso di sicurezza nel bambino. Tuttavia, bisogna ricordare che l’adattamento a nuove consuetudini deve essere graduale.
4) Dare al bimbo delle sicurezze accendendo una luce da notte vicino al suo letto, punto di riferimento in caso di risvegli notturni. Allo stesso tempo, queste lucine sono utili per garantire ai genitori un’illuminazione minima per accudire il bimbo.
I primi giorni è bene preparare il piccolo al cambiamento, rimanendo al suo fianco fin quando non si addormenta, rispondendo ogni volta ai suoi richiami.
Col tempo, si calmerà permettendo ai genitori di dormire sonni tranquilli.
Infine, è importante ricordare che il bambino ha delle emozioni e, percependo la tensione e i sensi di colpa di mamma e papà, potrebbe stare anche peggio.
Si consiglia pertanto di agire con amore e serenità, in modo da trasmettere entusiasmo al piccolo.