Con un post apparso su Instagram e rivolto a tutti i genitori, la neomamma Hillary Duff ha chiesto qualche consiglio su come affrontare le colichette della piccola Banks, la bimba avuta lo scorso ottobre.
Hilary Duff e le colichette della neonata
Come accaduto di recente ad altre star hollywoodiane e molto seguite sui social network, negli scorsi giorni anche Hilary Duff si è rivolta alla platea dei suoi milioni di follower per fare fronte a un problema che in realtà è comune a moltissimi neonati: la 31enne originaria di Houston (Texas) ha infatti pubblicato un selfie su Instagram con in braccio Banks, la bimba nata lo scorso ottobre, e nel post accanto ha chiesto supporto e qualche consiglio perché preoccupata dalle continue colichette della piccola.
“Quando finirà tutto questo?” ha scritto la Duff nella didascalia accanto all’autoscatto, rivelando di essere un po’ esasperata e che, nonostante abbia letto molto e si sia documentata sull’argomento, niente sembra migliorare la situazione.
E nella chiusa del post l’attrice e cantante statunitense ha invitato, tra il serio e il faceto, tutti gli utenti a rivelarle qualche “trucco magico” per porre fine alle colichette della bimba, mostrando al di là delle legittime preoccupazioni in quanto mamma di essere comunque dotata di una buona dose di autoironia.
Il supporto degli altri genitori su Instagram
Come era prevedibile, a stretto giro di posta Hilary Duff ha ricevuto centinaia di commenti da parte di altri genitori o esperti in materia che paiono aver preso a cuore l’annoso problema delle colichette della sua seconda figlia Banks.
Ben presto sono fioccati anche i suddetti “trucchi magici”, tra chi proponeva una cura a base di probiotici o determinati medicinali e altri che suggerivano l’impiego di culle vibranti oppure il ricorso alla terapia cranio sacrale.
Ad ogni modo ci sono stati anche dei follower che non hanno proposto delle soluzioni alla 31enne star ma si sono limitati a darle la loro solidarietà e qualche consiglio di buon senso: “Devi solo avere pazienza” ha scritto infatti qualcuno, raccontando la propria esperienza personale e spiegandole che in questi casi non sempre esiste un rimedio valido per tutti.