Un nuovo modello di welfare in favore della maternità si sta facendo strada nel nostro Paese. Sempre più casse previdenziali, infatti, stanno cercando di venire incontro alle esigenze delle professioniste in procinto di diventare mamme.
Casse previdenziali private: le nuove misure a sostegno di mamme che lavorano
Le Casse Previdenziali private stanno adottando nuove misure a tutela delle donne lavoratrici; il trend ormai è chiaro: si cerca di spingere le coppie italiane ad avere figli, in quanto i dati di natalità in costante decrescita sono molto sconfortanti, soprattutto in riferimento alle donne che hanno intrapreso un lavoro da professioniste.
Del resto le lavoratrici si trovano spesso a dover scegliere tra il diventare genitrici e il portare avanti la propria professione, in quanto le due cose risultano spesso incompatibili. Basti pensare che la metà di esse deve rinunciare a circa il 40% del reddito e una lavoratrice su sette perde il lavoro e non riesce a trovarne un altro.
Le tutele delle Casse Previdenziali
L’Enpam, ovvero l’ente di previdenza ed assistenza e degli odontoiatri, ad esempio, ha aumentato l’assegno di indennità per i 5 mesi pre e post parto delle dottoresse che diventano madri; inoltre sono state disposte ulteriori tutele per le gravidanze a rischio e baby voucher per asili nido e tate.
Anche per le biologhe arrivano nuove forma di assistenza in caso di maternità. L’Enpab, infatti, mette loro a disposizione la possibilità di fruire di una serie di prestazioni mediche, come le seguenti:
- 4 ecografie
- analisi cliniche standard
- amniocentesi, villocentesi o test fetale del Dna
- 4 visite di controllo
- una ecocardiografia fetale
- una visita di controllo dopo la nascita del bebè
Inoltre saranno garantite loro borse di studio per la formazione e nuove forme di sostegno al reddito.
Buone notizie anche per le avvocatesse: la Cassa forense, infatti, mette a disposizione 1500 euro per il primo o il secondo figlio nato o adottato.
Tutto ciò dimostra una nuova sensibilità nei confronti delle donne e del loro diritto a essere madri senza dover rinunciare alla propria carriera.