Il Carnevale è una delle feste più attese di tutto l’anno e, anche se ultimamente viene dedicata maggiormente ai più piccoli, nasce per gli adulti.
Carnevale, dunque, deve essere considerata come una festa che non ha nulla a che fare con la superficialità ma che, anzi, può portare a implicazioni psicologiche anche rilevanti, specialmente nei più piccoli.
Proprio per questo è importante saperne spiegare il significato, facendo capire ai bambini che dietro ogni maschera si celano delle emozioni vere.
Qual è il significato del Carnevale?
Il Carnevale può diventare un pretesto per approfondire l’aspetto educativo per i più piccoli.
In primo luogo, tale festa permette di far conoscere le tradizioni appartenenti ai diversi paesi che festeggiano questo giorno secondo i propri rituali.
In questo modo, dunque, i bambini potranno venire a conoscenza delle tante maschere e dei significati che nascondono, del loro essere emblemi di personaggi leggendari o semplicemente di entità o modi di vivere differenti.
I travestimenti, in un concetto più ampio, permettono ai bimbi di capire che non tutte le persone sono come appaiono ma che, talvolta, queste maschere consentono di far percepire la propria personalità, ovvero quella che non sempre si ha il coraggio di far emergere.
I più piccoli, difatti, sono sempre incuriositi dal modo in cui le proprie espressioni del viso possono cambiare, specialmente quando sono attraversati da stati d’animo differenti.
Saper riconoscere la propria maschera, dunque, è un modo per tenerla lontana e il Carnevale aiuta proprio in questo: la festa in cui ci si traveste da personaggi che, nella vita reale, incuterebbero timore e che in questa occasione, invece, permettono di esorcizzare le proprie paure.
Questo periodo, inoltre, dà anche il via al giorno in cui ogni cosa è permessa, le regole vengono ribaltate, ma sempre nella consapevolezza che poi l’ordine viene sempre ristabilito, proprio come succede nella tradizione con il Re del Carnevale, ovvero un fantoccio che viene bruciato alla fine della festa.
I bimbi, dunque, arrivano a capire che il Carnevale altro non è che un giorno in cui ci si può mostrare in mille sfaccettature, le stesse che magari, durante l’anno, vengono represse per il timore di non essere accettate.
Un giorno in cui ci si può sfogare ed eccedere in qualche vizio innocente; la cosa più straordinaria, poi, è che tali concessioni vengono date proprio da quei genitori che, normalmente, sono restii a lasciare troppo le briglie sciolte e che invece imparano a tenere a bada la loro autorità a favore di raro strappo alla regola.
Quindi, quella che è banalmente considerata come una festa allegorica, diventa uno spunto educativo sia per i piccoli, che imparano a comprendere che un’eccezione non costituisce necessariamente una regola, che per i più grandi che, dal canto loro, capiscono che è giusto concedere dei momenti di puro svago ai figli.
Come si festeggia il Carnevale con i bimbi dai 0 ai 3 anni
Prima dei 3 anni di età, i bimbi non hanno consapevolezza del Carnevale ma non per questo si deve evitare di renderli partecipi, pur rispettando le loro emozioni.
I bambini molto piccoli, infatti, potrebbero avere timore delle maschere proprio per il fatto di non essere ancora a loro agio con i travestimenti; per tale ragione, è sempre bene non forzarli ma procedere per gradi e vedere, di volta in volta, le loro reazioni.
Festeggiare il Carnevale con bambini dai 3 ai 6 anni
Superati i 3 anni di età, il Carnevale per i bambini diventa motivo di gioia e divertimento perché riescono a essere più coscienti e a prendere attivamente parte ai festeggiamenti.
Dai 3 ai 6 anni non è raro che mostrino già di avere delle preferenze per i travestimenti e quindi è consigliabile fare questa scelta insieme, magari optando per un tema che permetta di coordinarsi con gli altri componenti della famiglia e attribuirgli un vero significato.
Non mancheranno sicuramente quei piccoli inconvenienti come ad esempio il rifiuto di un bambino di indossare un costume che aveva selezionato poco prima.
Talvolta, infatti, i più piccoli fanno delle scelte dettate dal desiderio di diventare, ad esempio, dei super eroi, ma può capitare che, una volta indossato il costume, non riescano a immedesimarsi nel personaggio perché non sono ancora in grado di gestire una personalità diversa dalla propria.
In questo caso è opportuno spiegare ai più piccoli che diventare un eroe dei cartoni dà loro modo di capire come si comporta e come pensa quel determinato personaggio.
Festeggiare il Carnevale con i bimbi della primaria
Dopo i 6 anni, i bambini potranno diventare partecipanti attivi dei festeggiamenti dedicati al Carnevale, a cominciare dai preparativi e dagli allestimenti.
In questa età si ha anche l’occasione di spiegare come organizzare uno scherzo, inteso come momento divertente che, per essere tale, deve essere compreso e rispettato da entrambe le parti, ovvero da chi lo fa e chi lo riceve.
In questo modo si avrà anche la possibilità di far riflettere sulle regole e sul perché sia così divertente trasgredirle, pur definendo un tempo per ogni cosa.