“Alla madre di un bimbo arcobaleno […]”
Inizia così il commovente post scritto da Heather Spohr, una scrittrice freelance statunitense che ha iniziato a scrivere sul suo blog nel 2002, raccontando della sua vita, che è stata ricca di gioie ma anche di tanti momenti dolorosi: uno di essi è stato la morte della sua primogenita, Madeline, nata nel 2007 e morta nel 2009, a soli 18 mesi; l’altro è l’aver subito un aborto spontaneo, prima di diventare mamma per la terza volta.
Questi due eventi luttuosi hanno fatto sì che suoi due meravigliosi bambini, Annabel e James diventassero bambini arcobaleno.
Chi è il bimbo arcobaleno?
I bimbi arcobaleno sono bambini speciali, che vengono al mondo dopo che nella loro famiglia c’è stato un evento luttuoso, come la morte prematura di un bambino o un aborto spontaneo.
I fratellini di questi bambini che sono volati in cielo troppo presto, o che non sono mai venuti alla luce, vengono definiti “arcobaleno” perché sono, per i loro genitori, una piccola, grande magia: un po’ come quell’arco multicolore che appare in cielo dopo un temporale, e che, si favoleggia, abbia una pentola d’oro alla base.
Ecco, per i genitori che hanno subito una perdita così indescrivibile, questi nuovi bambini sono un po’ come la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno: un tesoro di inestimabile valore.
La toccante lettera di mamma Heather
Il post – lettera che Heather ha voluto dedicare a tutte le mamme arcobaleno come lei è un racconto accorato e commovente, che ci lascia intravedere parte di un mondo fatto di immenso dolore, ma anche di tanta gioia: “Hai imparato, nel peggior modo possibile, che nella vita niente è garantito“, scrive, prima di incoraggiare quella mamma senza volto, che potrebbe essere chiunque di noi, ad andare avanti, a fare piani, a chiedere aiuto quando serve.
Soprattutto, con questa lettera Heather tende una mano a tutte quelle mamme che vedono sminuito il loro dolore da gente che non capisce come mai con la nascita di un nuovo figlio non si sentano di nuovo complete, come mai, per loro, niente sia a posto; tende una mano anche a tutte coloro che, in qualche modo, vengono incolpate per il lutto che hanno subito, per essere andate avanti.
Ogni giorno sarai in grado di respirare un po’ più a fondo. Ogni giorno amerai i tuoi figli (tutti loro) un po’ di più. Finché, un bel giorno, l’amore supererà il dolore.
Ce lo auguriamo anche noi, care mamme arcobaleno, che un giorno la gioia possa tornare a riempire il vostro cuore!
Ecco la lettera integrale:
Cara Mamma Arcobaleno,
Congratulazioni per il tuo bambino! So quanto è stato difficile annunciare questa gravidanza, con il complesso miscuglio di gioia e senso di colpa. Vuoi essere entusiasta di questa nuova vita, ma allo stesso tempo vuoi rispettare la vita che non c’è più. Questa è la corda tesa su cui camminerai per il resto della tua vita, ma col tempo diventerà più facile.
Va bene avere paura. Va bene prendere le cose giorno per giorno. Va bene anche se non ti senti entusiasta. Hai imparato, nel modo più doloroso possibile, che nella vita nulla è garantito. Ma è anche giusto avere speranza e fare progetti. Sì, il bambino lo merita, ma anche tu lo meriti.
Un bambino dopo una perdita è spaventoso. Dopo un aborto spontaneo, non esiste più un dolore “normale” in gravidanza, né un “normale” starnuto dopo la morte di un figlio. Sii gentile con te stessa. Accetta aiuto quando ti viene offerto e chiedilo quando ne hai bisogno, anche se ti sembra esagerato. Per me, ciò significava chiedere a qualcuno di restare sveglio con il bambino mentre dormivo, perché non riuscivo fisicamente a riposare se non sapevo che c’era qualcuno che vegliava su di lui. Sapevo che era assurdo, ma non riuscivo letteralmente a rilassarmi senza che qualcun altro tenesse gli occhi sul mio bambino.
Anche le cose pratiche sono complicate. Sarai in grado di usare gli oggetti del tuo bambino deceduto per il nuovo arrivato? Anche se quel bambino non ha mai avuto la possibilità di usarli? Sarai amareggiata dal fatto che non potrai considerare quegli oggetti come normali passaggi di mano, ma piuttosto come le poche care cose che il tuo bambino ha lasciato, un altro triste promemoria di quanto la vita sia ingiusta.
Ci saranno, ovviamente, persone che penseranno che con l’arrivo di un nuovo bambino, tu sia “guarita”. Non capiranno perché tu sia ancora triste. Altri ti giudicheranno una persona terribile per aver osato andare avanti con la tua vita, come se avere un altro bambino significasse sostituire quello che non c’è più. Queste persone non capiranno mai. Che fortuna per loro. Ignorali.
Il giorno in cui Annabel è nata è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Il giorno in cui l’abbiamo portata a casa è stato uno dei più difficili. Le mie emozioni, alimentate dagli ormoni post-partum, erano completamente fuori controllo, e non ero affatto preparata. Ho pianto molto sulla sua piccola testolina. Il mio cuore si gonfiava e si spezzava contemporaneamente, ed ero sopraffatta. Ti consiglio di avere un sistema di supporto pronto. Che sia un medico, un terapista, un gruppo di sostegno, un amico o un’altra Mamma Arcobaleno, assicurati di avere una rete già predisposta, perché loro ti prenderanno prima ancora che ti renda conto che stai cadendo.
Negli ultimi sei anni e mezzo, ho imparato che la vita può essere ancora bella (perfino straordinaria) dopo una perdita inimmaginabile. C’è stato un tempo in cui sarei stata inorridita anche solo a pensare di scrivere questa frase, ma ora posso farlo sapendo che è vero, anche se sto ancora lavorando sul senso di colpa che accompagna questa consapevolezza.
Ogni giorno, riuscirai a respirare un po’ più profondamente. Ogni giorno, amerai i tuoi bambini – tutti loro – un po’ di più, finché un giorno quell’amore supererà il dolore.
Congratulazioni per il tuo bellissimo arcobaleno.
Se vuoi saperne di più sulla vita di Heather e della sua famiglia, visita il sito The Spohrs Are Multiplying.