Che si stia cercando di avere un bambino o che al contrario si voglia evitare una gravidanza, il calcolo del periodo fertile della donna è sempre un tema centrale nella vita sessuale della coppia.
Le tempistiche legate al ciclo mestruale e all’ovulazione sono il frutto di un complesso sistema di equilibri, che può variare anche significativamente da soggetto a soggetto: proprio per questo calcolare con precisione qual è il periodo fertile – per capire cioè quando è il caso oppure no di avere dei rapporti sessuali – non è semplice.
In linea di massima, per chi ha un ciclo regolare (di 28 giorni), l’ovulazione avviene intorno al 14° giorno. Da qui, si può calcolare il periodo fertile, che comprende la settimana prima e quella dopo l’ovulazione. Da ricordare che il calcolo dei giorni del ciclo va fatto partendo dal primo giorno di mestruazione, per poi arrivare al giorno prima della mestruazione successiva.
Spesso succede, però, che il ciclo sia irregolare, quindi questi calcoli saltano. Tuttavia, le tecniche per capire quando siamo vicine all’ovulazione esistono: vediamole insieme.
Osservazione del muco vaginale
Subito prima dell’ovulazione e per tutta la sua durata, si producono delle perdite di muco vaginale dalla consistenza simile alla chiara d’uovo: sono acquose, trasparenti, dalla consistenza filante. Dal giorno in cui si nota la presenza di questo muco, fino a 4-5 giorni dopo la sua scomparsa, la donna è fertile. La percentuale di errore di questo metodo è pari si aggira intorno al 10-20%.
Misurazione della temperatura basale
Si tratta di misurare ogni mattina, prima di alzarsi dal letto, la temperatura vaginale o rettale. Il metodo si basa sull’osservazione che subito dopo l’ovulazione la temperatura si alza a causa della produzione di progesterone. Il periodo fertile è quello compreso fra il primo giorno di mestruazione e i 3-5 giorni successivi all’aumento della temperatura basale. Febbre, uso di farmaci e altri fattori possono però influire sulla temperatura basale, rendendo questo metodo poco attendibile.
Stick ovulatori
Acquistabili in farmacia, hanno un alto livello di attendibilità (intorno al 90%). Funzionano con un campione di urina (il primo della giornata) e segnalano i livelli degli ormoni estradiolo ed LH: quando il test è positivo, significa che l’ovulazione è imminente (avverrà entro 24-36 ore), per cui è il momento giusto per cercare di avere un figlio (o per astenersi, se invece non si vuole diventare mamme).