In un ristorante di un lussuoso hotel a Taormina, una famiglia è stata cacciata dai titolari perché portava con sè un bimbo di 6 mesi e la cui carrozzina intralciava il passaggio.
Cacciati dal ristorante per via del neonato: famiglia chiede l’intervento del garante per l’infanzia
Una coppia di genitori calabresi ha denunciato al garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria un fatto increscioso accaduto in un hotel a 5 stelle situato a Taormina.
Stando alle loro dichiarazioni, i due coniugi, con un neonato di 6 mesi al seguito, avevano deciso di trascorrere le vacanze dell’Epifania in questo lussuoso albergo, concedendosi un aperitivo nel ristorante annesso.
Appena varcata la soglia, però, i titolari hanno invitato la famiglia a uscire dal locale in quanto il passeggino era ingombrante e avrebbe intralciato il passaggio dei camerieri.
Sbalordita da tale richiesta, la coppia ha chiesto maggiori spiegazioni ma non ha ricevuto motivazioni valide che potessero giustificare un tale gesto di scortesia.
Il caso della famiglia calabrese cacciata dal ristorante: le parole del garante per l’infanzia
Le motivazioni fornite dai ristoratori sono state segnalate prontamente dalla famiglia calabrese al garante per l’infanzia che, a sua volta, ha da subito verificato la situazione mettendosi in contatto telefonico con il direttore del locale.
Quest’ultimo ha ribadito che, a margine del menù, è indicata una nota che conferma tale disposizione, aggiungendo eventuali pericoli per la presenza di una balconata a strapiombo sul mare e per il fatto che nel ristorante vengono servite anche bevande alcoliche.
Tutto questo, però, sempre sottintendendo che l’intralcio della carrozzina costituisse l’ostacolo maggiore.
Dopo questa risposta, il garante calabrese ha comunque ritenuto inopportuno cacciare una famiglia da un ristorante per il solo ingombro della carrozzina, specificando che in tale locale non vige neanche il divieto di far entrare cani di grossa taglia.
A supporto di queste considerazioni è intervenuto anche il Presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, Gerardo Shuler, scusandosi con la famiglia per quanto accaduto e chiarendo che negli hotel della città non c’è mai stata alcuna discriminazione per le coppie con figli che vogliono trascorrere delle ore di tranquillità, definendo questo evento come isolato e increscioso.