Arriva dalla Sardegna una dolcissima storia di umanità e speranza. Il dottor Pietro Caldarella, vicedirettore dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, ha ricevuto da un bimbo sardo di cinque anni una bustina con un biglietto e qualche monetina. Il piccolo ha voluto ringraziarlo per aver curato la sua mamma e spera di contribuire alla ricerca sul cancro con i suoi soldini. La storia è di un anno fa ma è tornata alla ribalta in questi giorni.
Oncologo riceve regalo inaspettato dal bimbo di una sua paziente: 45 centesimi da investire nella ricerca
Quando ci si ritrova a coordinare l’istituto Europeo di Oncologia (IEO) a Milano, baluardo internazionale per la ricerca contro le neoplasie fondato dal compianto professor Umberto Veronesi, ci si imbatte in migliaia di storie commoventi. Persone che vincono insperate battaglie contro il tumore, altre che purtroppo non ce la fanno, altre ancora che combattono fino all’ultimo istante. Eppure chi ha emozionato fino alle lacrime il vicedirettore dello IEO, Pietro Caldarella è stato Giovanni, il bimbo di una sua paziente che è guarita dal cancro.
Il piccolo di 5 anni si è presentato alla visita di controllo della sua mamma e, tutto fiero, ha consegnato al dottore una piccola busta con tutti i soldini che aveva esclamando “sono per la ricerca“.
Il dottore racconta il tenero gesto del bimbo su Facebook e il post diventa virale
Il medico visibilmente commosso ha abbassato la testa per nascondere le lacrime e ha ringraziato Giovanni dicendogli “sei un ometto”. La piccola busta bianca conteneva un biglietto scritto in stampatello con un pennarello blu che recitava “Al caro Caldarella” e qualche monetina per un totale di circa 45 centesimi; in pratica tutti i soldini che il bimbo possedeva e che di sua iniziativa ha voluto donare al dottore che è riuscito a salvare la sua mamma.
Un gesto così dolce e inaspettato meritava di essere valorizzato, così Pietro Caldarella ha deciso di pubblicare una foto della busta ricevuta sul suo profilo Facebook, accompagnata dal seguente messaggio di gratitudine: “Stamattina il figlio di una mia paziente di 5 anni mi ha dato questo biglietto per ringraziarmi delle cure alla sua mamma e dentro c’erano i suoi risparmi che ha voluto donarmi per la ricerca sul cancro…mi veniva da piangere!!!!”.
Il post nel giro di pochi minuti ha ricevuto centinaia di condivisioni e migliaia di like, diventando ben presto virale. Bambini come Giovanni infatti rappresentano una speranza per il futuro; la speranza di un mondo dove empatia, gratitudine, volontà e condivisione siano il vero motore del progresso, sia sociale che scientifico.