Con l’arrivo del freddo, dopo tanti mesi di giornate se non calde almeno temperate, si ripresenta un classico delle preoccupazioni genitoriali: i bambini scalzi per casa. I più piccoli, infatti, sono molto spesso restii a tenere i loro piedini rinchiusi tutto il giorno dentro, seppur comode, scarpine. E qui la natura non sbaglia. Infatti, tale desiderio di levare subito, appena rientrati a casa scarpe e calzini, si deve al fatto che il bambino ha necessità di esplorare l’ambiente anche con i piedi, registrando le informazioni tattili che arrivano dalle terminazioni nervose degli arti inferiori.
Bambini scalzi: aumenta lo stimolo sensoriale e lo sviluppo intellettivo
E qui nascono i primi conflitti con mamma e papà (talvolta anche i nonni) che rincorrono i figli pronunciando come un mantra un accorato “Mettiti le scarpe!”. Ma chi sbaglia, noi genitori o i bambini? Ovviamente noi. A dirlo è uno studio molto interessante condotto da una docente della Facoltà di Scienze Infermieristiche, Fisioterapia e Podologia dell’Università Complutense di Madrid, Isabel Gentil Garcia. La docente, infatti, secondo i risultati ottenuti dalle sue ricerche, sostiene che i bambini che camminano spesso scalzi sono più intelligenti. Chiariamo il punto. Questo assunto si spiegherebbe col fatto che con i piedi nudi si aumentano gli stimoli sensoriali accelerando lo sviluppo cognitivo, delle percezioni e di conseguenza in generale lo sviluppo intellettuale dei bambini.
I benefici di camminare scalzi per i bambini
Camminare scalzi consente di migliorare postura ed equilibrio, si prevengono i piedi piatti e si evitano le infezioni da funghi dato che le scarpe sovente aumentano il rischio, per l’umidità trattenuta, di svilupparli. I muscoli dei piedi vengono sollecitati e di conseguenza si sviluppano maggiormente e, più in generale, i bambini scalzi sono più liberi di percepire il mondo sensibile attorno a loro.
Bambini e raffreddore: camminare scalzi è un problema?
Ma con i raffreddori come la mettiamo? E qui bisogna barcamenarsi tra sostenitori di un nesso tra piedi scalzi e raffreddore e quelli che invece non trovano alcuna relazione tra le due situazioni. I primi adducono delle ricerche che però, effettuate solo su 180 soggetti non sono esattamente la pietra miliare della verità assoluta, ma comunque una riflessione va fatta. Gli oppositori a quello che, secondo loro, sarebbe solo un vecchio tabù, invece, sostengono che non vi sia alcun nesso scientificamente dimostrabile tra camminare a piedi nudi e raffreddore e che anzi, questa pratica favorirebbe un migliore sviluppo del bambino. Insomma, a voi la scelta, ma almeno durante la bella stagione l’esperienza del camminare scalzi andrebbe fatta.
Rebecca Bonino
Mio nipote, state o inverno sempre scalzo,10 tipi di ciabattine, ma niente da piccolo, adesso ha 5 anni , niente