I bilanci di salute sono un cronoprogramma di visite mediche di routine fissate ad età predefinite che hanno come scopo quello di monitorare la crescita e il benessere dalla nascita fino ai 13 anni circa.
Queste visite permettono anche di fornire ai genitori un feedback sulle varie fasi di crescita del bambino così da poter essere maggiormente consapevoli e riuscire ad affrontare ogni momento cruciale con maggiore serenità.
In questo articolo cercheremo di spiegare in maniera dettagliata tutto ciò che c’è da sapere sui bilanci di salute ovvero quanti sono, in cosa consistono e cosa permettono di monitorare nel tempo.
Bilanci di salute: quanti e quando?
In totale i bilanci della salute varia da Regione a Regione secondo l’indicazioni della Asl di appartenenza.
Il Ministero della salute ne indica come obbligatori almeno sei da ripartire equamente tra il primo anno di vita del bambino (3 visite) e tra i 2 e 6 anni (altre 3 visite) ma solitamente se ne effettuano almeno 10 entro i primi 13 anni di vita.
Solitamente le visite sono previste:
- entro il primo mese di vita
- nei 2-3 mesi di vita
- a 6 mesi
- a circa 9 mesi
- a 1 anno
- a 18 mesi
- a 2 anni
- a 3 anni
- a circa 5/6 anni
- a circa 8/10 anni
- a crica 12/13 anni
Cosa si valuta nei bilanci di salute?
Solitamente una famiglia porta il proprio figlio dal pediatra quando questo è malato.
I bilanci di salute invece sovvertono questa idea pianificando delle visite anche in momenti di assoluta salute del bambino. Sarà l’occasione migliore per verificare la crescita del bambino e prevenire eventuali problemi e disturbi per una più rapida e sicura risoluzione.
A seconda dell’età in cui vengono svolti i bilanci di salute valuteranno diversi paramentri come le misure antropometriche (altezza, peso e circonferenza cranica), la capacità visiva, uditiva, di linguaggio e motoria ma anche le capacità di relazione sociale del bambino. Con la crescita si procederà anche al controllo della regolarità dell’iter vaccinale.
È bene sapere che la tipologia di controlli effettuati varia da Regione a Regione in base ai protocolli in vigore (ad esempio il test per il daltonismo viene effettuato al controllo dei 24 mesi ma anche a quello dei 6 anni).
Potete verificare con il servizio sanitario regionale il cronoprogramma stabilito dalla vostra Regione di appartenenza.
Queste visite mediche non riguardano però solo il figlio perché sono un momento in cui è possibile ascoltare e risolvere dubbi e necessità dei genitori. È proprio in un momento di calma e in assenza di preoccupazioni derivanti da malesseri temporanei che è possibile infatti confrontarsi serenamente con il pediatra.
Bilanci di salute: alcuni consigli
Queste visite sono esami di routine e non richiedono quindi particolare preparazione.
Soprattutto per i bambini più grandi è sempre bene informare il bambino sulla programmazione della visita e spiegargli brevemente cosa avverrà in modo che imparino a vivere questi accertamenti con assoluta normalità e senza timore.
Nel caso dei neonati è bene sempre poter contare, se possibile, su un aiuto che consentirà ai genitori di poter dedicare il giusto tempo al colloquio con il pediatra anche in assenza del piccolo.
Ricordate sempre di vestire il bambino in maniera semplice, in modo che sia facile per il pediatra compiere la visita agevolmente e di portare tutto il necessario specie in caso di neonati (cambio, pannolini, ciuccio, etc.)