Tv, computer, tablet, telefonini…ormai i bambini della generazione 2.0 non possono non essere risucchiati dal vortice della tecnologia. E tutte queste attività “elettroniche”, se da un lato sono pericolose a livello psicologico, perché innescano un processo di allontanamento dalla realtà, andando a discapito della socializzazione e dello sviluppo dei rapporti interpersonali, dall’altro lato sono anche dannose a livello fisico.
Bambini digitalizzati: i pericoli della generazione 2.0
Stando ad un recente rapporto di Save The Children, infatti, i bambini passano troppo tempo davanti al video nel loro tempo libero, non facendo sport e attività fisica e diventando sedentari. Ecco i dati più significativi emersi dalla statistica:
– oltre un quinto dei bambini di età scolare (cioè il 23%) in Italia non svolge regolarmente attività motorie nel tempo libero;
– tre ragazzi su 5 passano il tempo libero al chiuso, in casa propria o di amici (solo il 14% gioca o svolge attività all’aperto tutti i giorni);
– un minore su cinque passa da una a due ore al giorno giocando con i videogame;
– il 63% cammina al massimo mezz’ora al giorno (percentuale che sale al 73% a Milano);
– il 38% mangia davanti alla tv anche in presenza di tutta la famiglia;
I bambini fanno poco sport e stanno troppo in casa
In questo scenario, la scuola rimane il luogo dove il maggior numero di ragazzi (9 su 10) pratica attività motorie, mentre coloro che praticano sport nel tempo libero sono il 77%. Stando alle dichiarazioni dei genitori, le motivazioni principali stanno nella mancanza di strutture vicine a casa e nell’impossibilità di accompagnare i figli, più che le motivazioni economiche.
Alla sedentarietà poi si associa tutta una serie di effetti collaterali da non sottovalutare. Come quello dell’aumento di peso, che è da imputare anche a un tipo di alimentazione poco regolare. Basti pensare che solo il 64% dei genitori dichiara di mettere in pratica le regole di una corretta alimentazione; un ragazzo su 3 non mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno e uno su cinque salta spesso la prima colazione o non la fa mai.
No ai cellulari in età scolare…