Sonno e neonati: un binomio difficile da comprendere e spesso problematico per tante mamme.
Difficile, infatti, abituarsi al ritmo di sonno e veglia dei piccoli. Ancor più difficile capire se l’insonnia dei bambini o i loro risvegli frequenti possano essere catalogati come disturbi del sonno.
Facciamo chiarezza.
Quanto devono dormire i bambini?
Appena nati i piccoli dormono circa 17 ore al giorno, con risvegli ogni 3 ore circa, giusto il tempo di mangiare e poi riposare di nuovo!
Dopo 6 mesi circa, il ritmo sonno veglia dovrebbe iniziare a diventare un’abitudine, con ritmi più costanti e allineati al giorno e alla notte, con riposi lunghi almeno 6 ore consecutive.
E finalmente, al compimento del primo anno di vita il bambino dovrebbe riuscire a dormire – e lasciar dormire voi –per tutta la notte.
Eppure, spesso le cose non vanno esattamente così, e la notte può risultare un’avventura a dir poco rocambolesca e alla lunga estenuante psicologicamente e fisicamente.
Quando si può parlare di disturbi del sonno?
I disturbi del sonno posso scaturire da diversi fattori.
Tra quelli fisici è possibile citare le apnee notturne, causate da infiammazioni delle vie respiratorie e polmonari o da rigurgiti notturni nei neonati.
Tra quelli psicologici, la difficoltà a dormire può essere ricondotta ad eventi traumatici o di rottura, come l’inizio della scuola o l’arrivo di un fratellino, o a periodi di particolare tensione in casa.
Come aiutare i bambini che soffrono di disturbi del sonno?
Ecco una breve lista di abitudini da mettere in pratica:
- Appuntatevi il numero di ore che il piccolo riposa, per avere un quadro complessivo e giornaliero;
- Niente pisolino pomeridiano dopo le 15;
- Prima di andare a letto discutete delle giornata trascorsa, eventualmente affrontando e risolvendo con serenità gli episodi negativi che sono accaduti;
- Fate diventare il momento pre-nanna una routine rilassante, ma non troppo lungo;
- Isolate bene la cameretta del piccolo da rumori e luci.