Quella di portare i bambini legati addosso con una fascia o un altro supporto simile è un’abitudine molto antica, che vediamo praticare spesso dalle donne di origine straniera, ma che in passato veniva utilizzata molto anche da noi, e che adesso è ritornata prepotentemente di moda e viene definita con il termine anglosassone di “babywearing”.
Cos’è il babywearing?
Il babywearing, che letteralmente potremmo tradurre con “indossare il bambino” è quella pratica che consiste nel trasportare i bambini legati a sé con una fascia. Questo modo di tenere il bambino comporta notevoli benefici prima di tutto per il neonato stesso, che così può mantenere quello stretto contatto con la mamma a cui si è abituato durante la vita nel pancione e restare al caldo e al sicuro. Il babywearing può essere utile anche ai papà, per cementare ulteriormente il legame con i loro bambini.
Da non sottovalutare, poi, l’aspetto pratico di questo metodo, che consente di svolgere più compiti contemporaneamente perché il bimbo è sorretto dalla fascia e il genitore, avendo le mani libere, ha quindi la possibilità di preparare il pranzo, ad esempio, oppure di prendere il portafogli per pagare quando è al supermercato.
I tipi di fasce
Una mamma che decida di abbracciare questa pratica, può rimanere disorientata dai tanti tipi di fasce presenti sul mercato. Qualunque sia la vostra scelta, ricordate che la fascia deve sempre avere la seduta che va dalla piega di un ginocchio all’altra, così che il sederino assuma la caratteristica posizione ad M e consenta alla schiena di mantenere la sua curvatura naturale.
Tra i tipi di fasce più comuni, vi segnalo questi tre, che a mio parere sono i migliori:
- Fascia elastica. È una fascia in jersey di cotone, grande circa 50 cm in lunghezza e 70 in altezza, che rispetta la fisiologia del neonato e può essere utilizzata fino a 8 chili circa.
- Marsupio strutturato. Finché non è scoppiata la moda delle fasce, era lo strumento più utilizzato dalle mamme che volevano tenere in braccio il proprio bambino e avere le braccia libere. È dotato di fibbie e cinture e, oltre a rispettare la fisiologia del bambino, consente di trasportarlo sia sul davanti che sulla schiena (ideale da 6/ 7 mesi).
- Fascia in tessuto. È un grande telo estremamente versatile, lungo circa 4 metri e mezzo per 70 cm di altezza, realizzato interamente in cotone o con altri materiali organici misti, che è molto resistente e può essere impiegato durante tutto il percorso di crescita del bambino.
E quando il vostro bimbo è troppo grande per la fascia? Ecco i riutilizzi alternativi della fascia portabebè.
Licari Elena