Con un neonato di poche settimane o pochi mesi, i ritmi e le abitudini di mamma e papà si rivoluzionano. Ancora di più se si tratta del primo figlio: i neogenitori sono costantemente in allarme per soddisfare le richieste del proprio bambino. Ecco allora che concedersi un giro per negozi, fare un aperitivo o andare al ristorante diventa praticamente impossibile.Ma niente paura! In molte strutture commerciali e catene alberghiere o di ristorazione è arrivato il Baby Pit-Stop! Di cosa si tratta? Come suggerisce il nome stesso, si tratta di una sorta di pausa “latte e pannolino”, come il cambio olio e gomme nella Formula Uno.
In pratica, con il Baby Pit-Stop si hanno a disposizione servizi, spazi e aree dedicati alla cura del proprio neonato, in particolare durante il momento del cambio e l’ora della poppata. Lo scopo principale del Baby Pit-Stop, infatti, è quello di fornire spazi idonei per l’igiene e la pappa del bambino. Quindi, in primo piano ci sono i bagni, specificamente attrezzati per l’igiene e il cambio del pannolino, con gli appositi fasciatoi da parete e dispenser di salviettine e pannolini. In più, sono previste alcune aree lontane dal passaggio, che, in maniera tranquilla e silenziosa, offrono un’area ideale per le mamme che devono allattare.
Ma non solo. Al Baby Pit-Stop sono legati anche una serie di servizi di grande utilità per le famiglie con neonati al seguito. A partire dal parcheggio riservato, che, contraddistinto dal colore rosa o da disegni di mamme con il pancione o passeggini, si trova vicino all’ingresso e quindi è comodo e facile da trovare soprattutto in estate nelle ore più calde.
Quella dei Baby Pit-Stop è una tendenza sempre più diffusa e sostenuta da Istituzioni quali l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’UNICEF, che sostengono i neogenitori, i bisogni primari dei neonati e un allattamento al seno sereno.