In gravidanza, per ogni malanno, piccolo o grande, prima di assumere medicinali è sempre meglio chiedere consiglio al proprio ginecologo, questo perché anche nei blandi farmaci da banco possono nascondersi subdoli pericoli a carico del feto.
I farmaci “sicuri” per l’automedicazione
Durante i nove mesi, uno dei pochi medicinali che la futura mamma è libera di assumere (senza però abusarne e sempre sotto consiglio del medico curante) senza rischiare complicazioni e danni al nascituro, è il paracetamolo, ossia la comune e conosciuta Tachipirina, utilizzata sia come antiperico ma anche come antinfiammatorio o antidolorifico.
Gli altri farmaci, che si possono acquistare tranquillamente senza ricetta, e che ci appaiono innocui, possono invece avere effetti disastrosi sullo sviluppo del feto. I decongestionanti nasali, utilizzati in caso di raffreddore, possono causare gravi danni sia alla futura mamma che al bebè, ed è stato dimostrato un legame tra l’utilizzo del farmaco e malformazioni fetali agli arti.
Anche l’utilizzo degli integratori può essere dannoso se non assunto sotto controllo medico poiché l’associazione con altre terapie in corso potrebbe dare effetti collaterali e causare danni allo sviluppo fetale, grazie all’effetto contrario che implicherebbe un malassorbimento degli elementi essenziali per uno sviluppo armonioso.
Assolutamente da evitare, soprattutto durante il primo periodo, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), gli antibiotici se non sotto prescrizione medica e sotto controllo.
Mamme attenzione alle erbe!
Attenzione anche alle medicazioni “naturali” a base di erbe officinali poiché alcune di esse sono estremamente dannose e da evitare durante il periodo della gravidanza.
Tra queste troviamo l’aloe, la cascara, la frangula, il rabarbaro, e la senna, poichè contengono antrachinoni salice, ginko, gingseng, fucus, uncaria e partenio, accusati di essere responsabili di stimolare l’avvio delle contrazioni uterine. Da bandire anche il propoli.
Il buon senso prima di tutto
La regola base sta sempre nel buon senso, e una buona comunicazione con il medico curante ci permetterà di tenere sotto controllo eventuali sintomi e patologie senza rischiare di compromettere il buon esito della gravidanza e senza mettere a repentaglio la nostra salute e quella del bebè, utilizzando i farmaci più adatti al nostro stato di salute, per ogni disturbo, dal più banale al più importante.
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