15 Aprile 2024 –
Negli ultimi mesi in Italia si è assistito a un notevole incremento dei casi di morbillo, con una maggiore incidenza tra i bambini di età inferiore ai 4 anni.
Questo aumento è principalmente dovuto alla riduzione delle vaccinazioni seguita alla pandemia di Covid-19. Dal gennaio al marzo 2024, si sono registrati 213 casi, evidenziando una prevalenza significativa del virus soprattutto tra coloro che non sono vaccinati.
Il morbillo è una malattia estremamente contagiosa che può portare a gravi complicanze, particolarmente nei bambini piccoli e nelle persone con sistemi immunitari indeboliti. Questa situazione ha allarmato gli esperti di sanità pubblica e ha sollecitato una risposta urgente per incrementare la copertura vaccinale.
Situazione del morbillo in Italia e nel mondo
Nel periodo gennaio-marzo 2024, l’Italia ha visto un aumento dei casi di morbillo: 34 a gennaio, 93 a febbraio e 86 a marzo, con l’88% dei casi che ha interessato soggetti non vaccinati.
Le regioni più colpite sono state il Lazio, la Sicilia e la Toscana, che insieme hanno rappresentato il 68% dei casi nazionali.
In particolare, i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni hanno registrato l’incidenza più alta di morbillo, con 63,3 casi per milione di abitanti, superando gli adulti dai 15 ai 39 anni, che hanno mostrato un tasso di 28,3 casi per milione.
Inoltre, più di un quarto dei casi di morbillo ha portato a complicazioni serie, essendo la trasmissione del virus avvenuta principalmente all’interno del contesto familiare.
I numeri registrati in solo 3 mesi segnano una nettissima crescita rispetto agli anni precedenti, che hanno registrato 45 casi in tutto il 2023, 15 casi nel 2022 e solo 9 casi nel 2021.
Parallelamente, si è osservato un incremento dei casi a livello globale. Europa e Asia Centrale hanno registrato un aumento drastico a causa della diminuzione delle vaccinazioni. Nel 2023, questi territori hanno segnalato 30.601 casi: se paragonato al 2022, che aveva registrato solo 909 casi, parliamo di un aumento del 3.266%.
La tendenza si conferma anche negli Stati Uniti, dove i casi di morbillo del 2024 negli USA hanno già superato i 58 casi totali del 2023.
Attualmente, il Kazakistan è il paese con l’incremento più alto di casi di morbillo, registrando 69 casi per 100 mila abitanti. Segue il Kirghizistan, con una frequenza di 58 casi per 100 mila abitanti. In dicembre 2023, la Romania ha affrontato un’epidemia nazionale di morbillo, con un tasso di 9,6 casi per 100 mila abitanti, arrivando a un totale di 1.855 casi.
Fatima Čengić, specialista in immunizzazione dell’Ufficio Regionale Unicef della divisione Europa e Asia Centrale, ha messo in guardia sulla situazione e sulla necessità di contrastare la disinformazione:
Il morbillo è incredibilmente contagioso e può avere un effetto devastante sulla salute dei bambini. L’impennata dei casi di morbillo in Europa e Asia centrale è il risultato del crollo dei tassi di vaccinazione dovuto a vari fattori, come l’interruzione dei servizi sanitari, l’indebolimento dei sistemi di assistenza sanitaria primaria e l’aumento della disinformazione sulle vaccinazioni.
I pericoli del morbillo
Il morbillo è causato da un virus RNA del genere Morbillivirus ed è noto per la sua alta contagiosità.
Il numero di riproduzione di base del morbillo varia tra 12 e 18, il che indica che il 90% delle persone suscettibili esposte al virus si ammalerà. I contagiati sono infettivi da cinque giorni dopo l’esposizione al virus fino a circa una settimana dopo la scomparsa delle macchie caratteristiche.
Prima dell’introduzione del vaccino negli anni ’60, il morbillo causava circa 2,6 milioni di morti all’anno. Nonostante la vaccinazione abbia ridotto significativamente la mortalità, nel 2022 si sono registrati oltre 136.000 decessi, principalmente tra i bambini sotto i cinque anni. Circa il 30% dei casi sviluppa complicazioni gravi come encefalite e polmonite, ecco infatti i principali rischi:
- Complicazioni gravi: Il morbillo può causare complicazioni gravi, come polmonite, encefalite e morte, soprattutto nei bambini piccoli e negli individui con un sistema immunitario compromesso.
- Indebolimento del sistema immunitario: Il morbillo può indebolire il sistema immunitario a lungo termine, rendendo il soggetto più vulnerabile ad altre infezioni.
L’importanza della vaccinazione
L’Unicef ha evidenziato la necessità di un’azione urgente per aumentare la copertura vaccinale in risposta alla rapida diffusione del morbillo. Tra il 2019 e il 2021, circa 931mila bambini in Europa e Asia Centrale non hanno ricevuto i vaccini di routine. La pandemia di COVID-19 ha influenzato negativamente la domanda di vaccini, complicata ulteriormente da disinformazione e interruzioni dei servizi sanitari.
In Italia, il calo delle coperture vaccinali durante e dopo la pandemia ha portato a una diminuzione significativa della protezione, scendendo sotto la soglia del 95% raccomandata dall’OMS.
Un precedente incremento dei casi di morbillo fu registrato nel 2017, quando i contagi in Italia salirono addirittura a 5.397. In quell’occasione, l’alta incidenza della malattia coincise con una marcata riduzione delle vaccinazioni nei bambini al compimento del 24° mese, con le percentuali che nel 2015 e 2016 erano scese sotto il 90% (85,99% nel 2015 e 87,26% nel 2016).
Tuttavia, a partire dal 2017, in seguito all’introduzione dell’obbligo vaccinale, si è subito registrato un aumento della copertura vaccinale, che ha portato a raggiungere la percentuale del 93,85% nel 2021.
Insomma: secondo gli esperti, è essenziale mantenere un impegno proattivo da parte dei dipartimenti di prevenzione per contrastare questa tendenza e prevenire un’ulteriore diffusione del morbillo. Esperti come Massimo Andreoni, Fabrizio Pregliasco e Matteo Bassetti sottolineano l’importanza di rafforzare le campagne vaccinali e invitano i genitori a vaccinare i propri figli per proteggerli dal morbillo e dalle sue gravi conseguenze.