La riapertura degli asili, siano essi nidi o scuole per l’infanzia, rappresenta sicuramente uno dei nodi principali del ritorno a scuola dopo una pandemia che ancora non è stata dichiarata conclusa.
Nessun obbligo di mascherina da 0 a 6 anni, ma il distanziamento sociale sarà comunque una priorità. Al nido le educatrici sono esonerate dal portare la mascherina per non rischiare di fare paura ai bambini, ma la cosa cambia alla scuola materna, dove le insegnanti dovranno indossare i dispositivi anticontagio, oltre a mantenere le distanze con i bambini.
Misure anticovid negli asili: e se i bambini hanno paura?
Gli asili sono organizzati da molti anni ormai in classi molto numerose di bambini e da sempre sono il luogo ideale per la proliferazione di malattie contagiose.
Ecco perché sono sorvegliati con grande attenzione in questo periodo di riapertura, caratterizzato da un numero di contagi da Covid19 ancora molto alto nel nostro Paese. Dal Ministero è arrivata la richiesta alle varie strutture di trovare locali adatti ad accogliere un certo numero di bambini in totale sicurezza oppure di dividere ciascuna classe in due. Si formano così delle “classi bolle“, che potranno accogliere al massimo 12-15 bambini, con una sola insegnante, che dovrà indossare la mascherina o i dispositivi anti-contagio messi a disposizione dall’istituto. Uno shock per i bambini, che non potranno contare sul sorriso della loro maestra o su un piccolo gesto rassicurante quando sono tristi. E se avessero paura della propria maestra?
Il caso a Milano
Il caso si è presentato a Milano, il giorno della riapertura degli asili. Una maestra ha postato sui social una sua foto in “tenuta da Alien“, con la tuta bianca, la visiera e la mascherina, per annunciare appunto la riapertura delle scuole con disposizioni di sicurezza molto rigide.
Il post ha scatenato migliaia di proteste, in particolare tra i genitori, che non capiscono perché i propri figli dovrebbero essere trattati come malati. Per non parlare della paura che potrebbero avere i bambini da 4 a 6 anni nell’andare in una scuola che non riconoscono più e con un’insegnante che somiglia a un alieno e che mantiene la distanza.
A dir poco vergognoso e scandaloso