Anche noi cambiamo i pannolini! I papà reclamano fasciatoi anche nei bagni maschili

Dove sta scritto che il cambio pannolino è prerogativa delle mamme e non dei papà? Perché nei bagni pubblici il fasciatoio si trova sempre nell’area riservata alle donne? Perché per cambiare il proprio figlio in pubblico un padre deve intrufolarsi di nascosto nelle toilettes per signore?

Domande simili sono alla base di campagne social, attive sia in America che in Italia, per promuovere l’installazione di fasciatoi nei bagni pubblici maschili.

Squat for Change: la campagna di sensibilizzazione negli Stati Uniti

Su Instagram è facile imbattersi nell’hashtag #SquatForChange, slogan diffuso da Donte Palmer, un giovane insegnante trentunenne della Florida, indignato di non trovare mai un bagno pubblico adatto a cambiare il proprio bambino.

Palmer pubblica provocatoriamente una foto che lo ritrae in una toilette maschile mentre, accovacciato, prova a cambiare il pannolino tenendo il figlio sulle sue ginocchia; la foto è seguita dallo sfogo del neopapà che si domanda come mai sia tanto difficile mettere un fasciatoio nei bagni riservati ai maschi.
Il cambio pannolino al giorno d’oggi è un’abitudine anche dei padri e la protesta di Palmer è stata accolta sui social da migliaia di americani.

 

Io Cambio: la campagna di sensibilizzazione in Italia

Anche nel nostro Paese la mancanza di fasciatoi nei bagni degli uomini è un problema molto sentito.

È per questo motivo che dallo scorso luglio, la fondatrice dell’associazione culturale Onalim, Isabella Musacchia, ha lanciato su Facebook l’ashtag #ioCambio, invitando i papà a postare foto dei bizzarri posti in cui sono costretti a cambiare il pannolino ai proprio figli.

La campagna social ha riscosso finora più di 200.000 consensi; non tutti sanno però che al Senato è stato già presentato un disegno di legge per ottenere una zona neutrale nelle toilette pubbliche che consenta indistintamente a madri e padri di cambiare il pannolino ai propri bambini.

Fautrice della proposta è la senatrice del Partito Democratico Laura Garavini, la quale spiega come l’iniziativa sia volta ad incentivare la parità dei sessi, a valorizzare esempi positivi di genitorialità, ma anche ad aiutare le famiglie arcobaleno composte da due genitori maschi.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *