Amy Shumer è diventata mamma da circa cinque settimane e continua a raccontare, con l’ironia che la contraddistingue, i momenti difficili e magici del post-partum.
L’attrice comica newyorchese ha fatto sorridere i suoi 9 milioni di followers durante i nove mesi della gravidanza quando ha messo a nudo tutte le difficoltà che sono legate alla gestazione, al corpo che cambia, agli sbalzi d’umore e tanto altro.
Ora che il suo primogenito è venuto al mondo ha ancora molto da raccontare, perché la maternità è un’avventura bella ma piena di sfide quotidiane che vanno prese con ironia e voglia di mettersi in gioco.
Amy Schumer e gli scatti ironici sul post-partum
La comica statunitense Amy Shummer racconta, tramite il suo profilo social, la quotidianità di una mamma alle prese con tutte le cose magiche e incredibili che quest’avventura porta con sè.
Una delle foto che ha fatto sorridere i suoi milioni di followers è stata quella che ritrae l’attrice con le “famose” mutande post-partum.
Per chi non le conoscesse, si tratta di un indumento intimo contenitivo utlizzato dopo il parto e che generalmente è fatto in garza ed è usa e getta.
La Shumer ha mostrato il suo corpo ancora provato dalla gravidanza con indosso le fatidiche mutande e ha corredato l’immagine con la seguente frase “5 settimane. Mutande dell’ospedale per tutta la vita”.
Amy Schumer, l’anti-diva
Le celebrity amano mostrasi super in forma dopo nove mesi di gestazione, un parto, notti insonni e tutti quegli aspetti che accomunano tutte le gravidanze e le fasi post-partum.
Ma Amy ha voluto mostrare l’altra faccia della medaglia fatta, appunto, di mutandoni in garza, di capelli spettinati, di visi pallidi e occhiaia, di tiralatte e di tutte quelle cose che spaventano le mamme che, nonostante ciò, trovano la forza di andare avanti nell’amore incondizionato per i loro piccoli.
Amy Schumer con la sua ironia rende normali tutti questi aspetti e da coraggio a tutte le mamme che la seguono. Mostra la maternità in modo nudo e crudo, senza filtri e senza inganni, solo per quello che è: un’avventura difficile ma meravigliosa.
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