Uno studio condotto presso il Singapore General Hospital da un gruppo di esperti italiani inaugurerà un nuovo esame di laboratorio in grado di sostituire l’amniocentesi, un tempo indagine classica per l’individuazione di eventuali patologie del feto.
La metodica DEParray e le nuove indagini sul nascituro
I ricercatori italiani hanno ultimamente sperimentato una nuova analisi di laboratorio grazie alla quale sarà possibile prima individuare e poi analizzare, una per una, le cellule del feto presenti all’interno del sangue della partoriente.
Tramite l’ausilio di un’innovativa tecnologia denominata “DEParray” sono stati condotti degli studi su almeno 50 pazienti che hanno potuto testimoniare la non invasività della nuova indagine sul nascituro.
Secondo le prime indiscrezioni, la sperimentazione approderà in vari ospedali e coinvolgerà direttamente almeno altre 500 donne, le quali potranno portare la loro testimonianza in tutta Italia, a partire dall’ospedale San Gerardo di Monza e Mangiagalli di Milano.
L’identificazione del DNA del feto, di eventuali patologie e malformazioni
La nuova analisi di laboratorio possiede tutte le carte in regola per potersi degnamente sostituire alla classica amniocentesi, sicuramente più invasiva rispetto alla neo-scoperta.
La tecnica DEParray è in grado infatti di analizzare fino in fondo ogni singola cellula del feto, andando ad individuare varie ed eventuali presenze di patologie che possano interessare il nascituro.
La vera rivoluzione insita in questa nuova metodica di indagine sulle cellule fetali è rappresentata dalla possibilità, nell’ambito delle nuove scoperte in campo medico-scientifico, di identificare il DNA del feto semplicemente attraverso l’esecuzione di normali analisi del sangue effettuate direttamente sul campione ematico della partoriente.
L’indagine, così come è stata sperimentata, permetterebbe di riconoscere al 100% le patologie del feto ed ogni malformazione del medesimo, diagnosticandole in tempo utile.