È risaputo che l’allattamento al seno è quello maggiormente consigliato e si spera, in genere, che possa durare il più possibile. Capita però che tante volte si preferisca allattare artificialmente o per necessità (se il vostro bimbo rifiuta il seno, provate a cercare le possibili cause a questo link) o per volontà ed allora è bene che il da farsi sia eseguito in sicurezza per salvaguardare l’igiene e, di conseguenza, la salute del piccolo di casa. Teoricamente non esistono delle vere e proprie regole ma è importante seguire degli accorgimenti che non mettano in repentaglio il benessere del neonato ogni qualvolta deve essere alimentato.
Allattamento artificiale: attenzione al latte che si acquista
Prima di tutto attenzione al latte che si acquista, seguire le istruzioni del medico e badare sempre alla data di scadenza indicata sulla confezione. Una volta acquistato bisogna conservare le bottiglie o le scatole di latte ad una temperatura compresa tra i 12 ed i 23 gradi. Prima di aprire la confezione, lavare l’apertura e lavare bene le mani, sempre, per non contaminare con alcun tipo di batterio tutto il materiale che si utilizza per la poppata e, naturalmente, il latte stesso.
Una delle cose che, a questo proposito molte volte spaventa, è il come sterilizzare biberon e tettarella con la conseguenza che si acquistano marchingegni e prodotti non sempre realmente utili. Gli sterilizzatori, elettrici o per microonde, sono un valido aiuto per chi ha poco tempo o è alla ricerca di soluzioni pratiche, ma è bene sapere che per sterilizzare gli oggetti per la poppata sarà sufficiente immergerli pochi minuti nell’acqua precedentemente portata ad ebollizione.
Allattamento artificiale: come preparare l’aggiunta di latte in polvere
Per quanto riguarda la preparazione del biberon, è importante seguire alla lettera le indicazioni presenti sulla confezione. Se si tratta di latte in polvere che deve essere mescolato con l’acqua, questa non dovrà bollire soprattutto se è acqua sicura o addirittura imbottigliata per cui, basterà riscaldarla per proseguire poi allo scioglimento del latte. Se si tratta di latte liquido, controllate bene i consigli del produttore per sapere se è necessario diluire con acqua o meno: un latte troppo diluito potrebbe infatti arrestare la crescita, viceversa, uno troppo concentrato potrebbe provocare disidratazione.
Una cosa sicuramente positiva è che il biberon può essere preparato anche in anticipo, ad esempio per la notte lo si può lasciare già pronto in frigo, purché, attenzione, non resti mai fuori dal frigo fino al momento dell’utilizzo. Naturalmente è preferibile riscaldarlo e non somministrarlo al piccolo freddo: sarà molto semplice renderlo bevibile utilizzando uno scaldabiberono immergendolo in un tegamino con l’acqua bollente. Molti lo riscaldano nel microonde però non è un metodo sempre consigliabile in quanto il microonde potrebbe non riscaldare esternamente il biberon ma rendere bollente il latte con il rischio di scottare il bimbo al momento della suzione.
Ultima ma fondamentale cosa da non dimenticare è che il latte eventualmente non bevuto non va mai riutilizzato nella poppata successiva ma deve essere gettato. Dopo aver fatto digerire un po’ il piccolo lavare subito sia biberon che tettarella perché il latte tende a formare una patina di leggero grasso e denso che con il tempo non andrebbe via facilmente.