Allattare al seno è una pratica che la Società Italiana di Pediatria consiglia caldamente almeno nei primi sei mesi di vita del bebè: ma non tutte le neo-mamme ci riescono e alcuni dati diffusi di recente lo confermano.
Allattamento al seno in Italia: i dati
Quante sono le mamme che in Italia allattano al seno? A questa domanda aveva provato a rispondere alcuni anni fa la SIP (Società Italiana di Pediatria), spiegando in base ad alcuni dati che 9 mamme su 10 lo fanno subito dopo la nascita del neonato ma che la percentuale cala dopo le dimissioni dall’ospedale.
Inoltre, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandi di assicurare l‘allattamento esclusivo al seno almeno nei primi sei mesi di vita, ciò non sempre è possibile: una ricerca promossa dal Ministero della Salute e di cui si è tornato a parlare in questi giorni rivela che solo il 77% delle neomamme lo fa una volta lasciato l’ospedale e che tale quota scende addirittura al 10% entro il sesto mese. Infatti, ci sono varie ragioni che portano molte donne a non farlo e sono riconducibili essenzialmente al tempo a disposizione e ai fastidi che a volte comporta.
Allattamento al seno: disagio o “dovere etico”?
Come spiegano i pediatri, nonostante favorire l’allattamento sia un dovere sociale ed etico e che valorizza la cultura della maternità, spesso questa pratica richiede molto tempo alle mamme (si è calcolato fra le tre e le cinque ore a settimana) e a volte può anche non essere un piacere. Questo spiegherebbe perché sono poche le mamme che, pur provandoci, riescono a farlo oltre i fatidici sei mesi: infatti, non è facile capire quanto debba durare la poppata e, aspetto non secondario, più il bebè resta attaccato al seno e più aumenterà la produzione del latte materno al’indomani; dunque si tratta di un fattore che dipende anche dalla disponibilità della neomamma e dalla sua pazienza.
Certo, ci sono situazioni che rendono l’allattamento fastidioso, come la fatica mastite o anche la posizione sbagliata del neonato (causa di dolori e ragadi ai capezzoli), ma questo è un problema risolvibile seguendo i consigli dei pediatri e scegliendo il miglior attacco del bebè al seno. Dunque, come ricordano gli esperti, quello dell’allattamento al seno è un momento che riguarda anche l’importanza di crescere un figlio nella nostra società e andrebbe vissuto con serenità e dedicandogli il giusto tempo.
Se vuoi, puoi