L’asilo nido “Il Bruco” a Padova ospita nelle sue classi Sambot, piccolo robot dalle sembianze umane che ride, gioca e balla con i bimbi.
L’iniziativa, nata in collaborazione con l’Università, intende aiutare i bambini con difficoltà relazionali a sperimentare nuove forme di interazione.
Un piccolo omino elettronico aiuta i bambini a superare i blocchi emotivi
Sambot è un bambino elettronico che, al pari dei suoi amici umani, gioca, balla, dispensa abbracci e soffre persino il solletico. Da aprile è entrato nelle classi dell’asilo nido “Il Bruco” di Padova e da allora è diventato il beniamino anche dei bambini più timidi.
Tale rivoluzionario progetto, tra i primi nel nostro Paese, unisce la tendenza dei bambini a dare un’anima anche alle cose (concetto definito in pedagogia “animismo”) ai più rivoluzionari risultati della tecnologia raggiunti finora dall’Università.
L’obiettivo finale è aiutare i bambini con difficoltà relazionali, soprattutto quelli affetti da autismo, a trovare un canale di comunicazione rassicurante e divertente che faccia superare i blocchi emotivi e interpersonali.
Sambot è programmato e guidato da esperti di pedagogia ed elettronica
Nonostante la portata rivoluzionaria dell’iniziativa sono arrivate comunque alcune critiche.
C’è chi sostiene infatti che si voglia soppiantare il ruolo educativo dell’insegnante con una sorta di surrogato elettronico, critiche infondate basate sostanzialmente sulla scarsa conoscenza di questi robot umanoidi.
Come spiega chiaramente l’assessore all’istruzione di Padova, Cristina Piva, Sambot è il risultato di un delicato lavoro multidisciplinare tra pedagogisti, educatori, ingegneri meccanici ed elettronici.
Ogni azione del robottino è programmata e guidata da un esperto al fine di stimolare i bambini nel modo giusto. Non a caso Sambot veniva periodicamente spedito nei reparti ospedalieri di pediatria e oncologia pediatrica, donando momenti di gioco e svago ai piccoli ricoverati.
Anche nell’asilo nido, dal mese di aprile, l’interazione tra bambini e robot sta restituendo ottimi risultati: soltanto un alunno su sessanta ne ha avuto paura; per gli altri Sambot è diventato da subito un grande amico con cui giocare e trascorrere ore spensierate.