Virtue Oboro è una giovane mamma nigeriana che ha inventato una culla ad energia solare per trattare l’ittero.
L’idea nasce dall’esperienza personale: Virtue, infatti, stava per perdere suo figlio Tomba, poiché l’ospedale in cui ha partorito era sprovvisto di culle con lampada a LED per curare il piccolo.
Tomba si è salvato con una trasfusione di sangue e la sua mamma ha deciso di voler cambiare la vita di molte donne e bambini in Nigeria.
Una culla a energia solare per il trattamento dell’ittero
La start up di Virtue si chiama Tiny Hearts.
La donna è una visual designer che, con l’aiuto del marito, un imprenditore nel settore dei pannelli solari, e di un pediatra, è riuscita a mettere a punto la culla Crib A’Glow, un dispositivo portatile ad energia solare per curare l’ittero.
La struttura è poco ingombrante e può essere utilizzata negli ospedali e nei villaggi rurali in cui manca l’energia elettrica.
Ad alimentarla è il sole africano e il suo costo è un terzo rispetto ai normali dispositivi di fototerapia sul mercato.
La società di Virtue ha ricevuto una sovvenzione di 50.000 dollari da Johnson & Johnson e la culla è stata distribuita in 500 ospedali in Nigeria e in Ghana.
La culla Crib A’Glow salva 200mila bambini africani
La Crib A’Glow è un presidio fondamentale per le necessità dei bambini nei Paesi in via di sviluppo in cui c’è una mancanza cronica di ospedali, personale sanitario e strumentazioni adeguate.
Il 60% dei neonati e l’80% dei prematuri nasce con l’ittero, nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione fisiologica che passa senza alcun trattamento.
Il fegato infatti smaltisce il prodotto di scarto in eccesso che poi viene espulso attraverso le feci. Alcuni piccoli però hanno bisogno di trascorrere qualche giorno in una culla con speciali lampade a LED per ridurre la bilirubina prodotta nel sangue. Virtue con il suo dispositivo ad energia solare è riuscita a salvare 200mila bambini dalle gravi conseguenze dell’ittero come la sordità e le lesioni cerebrali. Nel 2022 perciò la giovane imprenditrice nigeriana ha ricevuto l’Africa Prize for Engineering Innovation, un premio speciale per l’innovazione ingegneristica.