Dopo che in Alabama è stata approvata dalla maggioranza Repubblicana una legge che vieterà l’aborto, fa discutere il manifesto “Pro vita” comparso a Roma.
Il disegno di legge approvato in Alabama vieta di fatto l’interruzione di gravidanza anche in caso d’incesto o stupro: un provvedimento che ha fatto discutere molto, ma che non ha suscitato solo polemiche. Infatti, proprio a Roma è apparso un cartello di 250 metri su un edificio di Via Triburtina che riporta l’immagine di un embrione e un messaggio rivolta a Greta Thunberg, la giovane attivista svedese che si sta battendo contro il cambio del clima.
La legge contro l’aborto approvata in Alabama
La maggioranza Repubblicana è riuscita a far approvare anche in Senato la legge contro l’aborto, una disposizione che di fatto vieta quest’operazione praticamente sempre. L’interruzione di gravidanza potrà essere svolta solo nel caso in cui la madre è in pericolo di vita, altrimenti non si potrà fare nulla, nemmeno in caso di stupro o incesto.
Il divieto prevede anche che i medici che si opporranno a questa disposizione ed effettueranno un aborto, rischiano da 10 fino a 99 anni di carcere, se porteranno a termine l’operazione.
Non è la prima misura restrittiva che viene approvata negli Stati Uniti sul tema dell’aborto. Probabilmente questa legge finirà in tribunale, ma l’obiettivo dei Repubblicani è farla arrivare alla Corte Suprema per riuscire così a rivedere la legge “Roe v. Wade” del 1973 con cui l’aborto divenne legale in tutto il paese.
Quest’approvazione, com’era immaginabile, ha suscitato diverse polemiche. Sul piede di guerra i democratici, che trovano inammissibile il fatto che non siano state previste delle eccezioni, riferendosi allo stupro e all’incesto. Bobby Singleton, democratico del Senato locale, ha dichiarato: “Mi state dicendo che mia figlia non conta nulla nello stato dell’Alabama, gli uomini possono stuprarti e tu devi avere anche il bambino se resti incinta“.
Manifesto “Pro Vita” a Roma: polemiche anche in Italia
La notizia dell’approvazione della legge contro l’aborto in Alabama ha suscitato reazioni anche in Italia. A far discutere è quella di un manifesto “Pro Vita” di 250 metri installato su un edificio di via Triburtina a Roma.
Sul cartellone è raffigurato un embrione e lo slogan, rivolto ironicamente a Greta, dice: “Cara Greta se vuoi salvare il pianeta, salviamo i cuccioli di uomo. #Scelgolavita“.
L’associazione “Pro Vita” in un comunicato ha spiegato che non si fermerà e continuerà a lottare a favore della vita. “Noi scegliamo Michelino, ci battiamo per la vita di tutti, senza nessuna discriminazione di età o fase di sviluppo. Non ci fermeranno“, queste le parole di Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente dell’associazione e del Congresso Mondiale delle Famiglie.
Il manifesto non sarà l’unico provvedimento, il prossimo 18 maggio è stata organizzata a Roma una Marcia per la Vita. Immediate le risposte sui social e anche da parte di vari politici, secondo cui la legge 194, quella che rende legale l’interruzione di gravidanza, non deve essere assolutamente toccata.