Tra le domande più frequenti e interessanti per le mamme in attesa ci sono sicuramente quelle che riguardano i movimenti del feto e più precisamente la fatidica questione “a quale mese di gravidanza il feto si gira”?
Per dare risposta a questa questione occorre innanzitutto conoscere il significato di alcuni termini fondamentali per capire quali sono le differenti posizioni che un bambino può adottare nel corso dei nove mesi.
La posizione ottimale per il parto naturale
La posizione podalica è quella che vede il feto con la testa all’insù, in pratica come se fosse naturalmente seduto all’interno del grembo materno. La posizione cefalica, che ci interessa maggiormente per l’argomento trattato, è invece quella che vede il feto rigirarsi a testa in giù e che lo mette nella condizione ottimale per il parto naturale.
La maggior parte dei bambini assume la posizione cefalica spontaneamente intorno alla 30a settimana di gravidanza, periodo in cui anche la mamma inizia a sentire ancora più frequentemente i movimenti del piccolo che sta preparandosi a nascere.
Il feto può quindi assumere due tipologie diverse di posizione cefalica:
– occipito-anteriore: con la schiena rivolta verso il grembo materno
– occipito posteriore: con la schiena rivolta verso la schiena della mamma.
Il 90% dei bambini assume la posizione cefalica entro la 32a settimana di gravidanza mentre un altro 5% lo fa nel corso delle ultime settimane che ancora lo dividono dalla nascita.
Posizione podalica: cosa succede ?
Nel caso in cui il feto non assuma in tempo la posizione cefalica è spesso necessario programmare un parto cesareo poiché il parto naturale potrebbe risultare problematico.
Esistono comunque alcune tecniche naturali (esercizi di ginnastica posturale, usare impacchi freddi e caldi sul pancione, agopuntura, nuotate in piscina, ascoltare musica, ecc..) che la mamma dei bambini in posizione podalica può sperimentare per tentare di indurre il feto a girarsi.
Una delle trovate più di moda negli ultimi anni è l’utilizzo del cosiddetto “Chiama Angeli”.
Grazie ad un piccolo xilofono posizionato al suo interno, questo piccolo ciondolo di forma sferica accompagna le giornate del bambino con un dolce tintinnio e sembra che induca il feto a seguirne i movimenti in modo istintivo, fino a farlo girare.
L’utilizzo del “Chiama Angeli” è anche un ottimo aiuto per regolare i ritmi del sonno del bambino fin dal grembo materno.
Per saperne di più in caso di posizione podalica e provare a sperimentare la tecnica più adatta è sempre e comunque necessario rivolgersi al proprio ginecologo o all’ostetrica di fiducia, gli unici in grado di consigliare la cosa migliore da fare.
Bellissimo e vero questo articolo! La mia piccola si è girata nell’ultimo mese cosi ho potuto fare il parto naturale! Non so se il ciondolo richiamodegliangeli possa aver influito sul suo capovolgimento ma è stato un dolce suono per Adele che lo riconosce ancora fuori dalla pancia.