E se un ciuccio non facesse solo il ciuccio ma fosse anche un aiuto contro quei fastidiosi problemi respiratori che colpiscono i nostri bambini durante l’inverno e i cambi di stagione? Fantascienza? No assolutamente, il ciuccio esiste ed è stato prodotto in Italia.
Si tratta di un dispositivo medico a tutti gli effetti. Il ciuccio Yopap, messo a punto nei laboratori italiani, è in vendita nelle farmacie e si propone come un aiuto per proteggere i bambini fino a 4 anni dai problemi respiratori di origine virale, quindi rinovirus e compagnia. Il ciuccio andrebbe a contrastare i fastidiosi sintomi della tosse, del mal di gola e del raffreddore più in generale. Il come si spiega con i principi della fotologia, la scienza che si basa sullo studio dell’interazione tra esseri viventi ed effetti della luce.
La disciplina, nata in Finlandia, può essere applicata a diversi altri campi oltre a quello pediatrico. In questo settore però vediamo che sfrutta la lunghezza d’onda “blu” di una luce a led, luce che, secondo i produttori, andrebbe a rafforzare le difese immunitarie e combatterebbe i virus presenti nel cavo orale. Yopap sarebbe così utile poiché va ad agire sulla stimolazione delle porfirine, molecole che sono normalmente presenti nel nostro organismo. Queste a loro volta agirebbero sul rivestimento delle cellule virali senza danneggiare quelle umane. Insomma, più complicato a dirsi che a usarsi.
Ma davvero sarà utile questo ciuccio? Lasciamo il quesito aperto a chi l’abbia utilizzato, intanto chi ha la possibilità e la voglia di allattare al seno farà bene a continuare, gli anticorpi e le protezioni date dal latte materno non sono dubbie, anzi, sono ben provate. Chi invece volesse sperimentare il ciuccio, faccia attenzione a darlo dopo il periodo consigliato dall’OMS per non interferire con l’allattamento.
Quello che resta è il dubbio del perché si senta la necessità di far prendere un ciuccio, per quanto medicale, a bambini che non l’hanno mai preso o a bambini che hanno già abbandonato l’abitudine. In questo caso si incorre in una incoerenza spaventosa e a poco vale sostenere che si tratta di un dispositivo medico, pensate che i bambini lo capiranno?
interessante!! lo voglio provare!!! sapete se é possibile renderlo anche un ciuccio personalizzato con il nome del piccolo o un disegnino per riconoscerlo? lo dico perchè è molto utile all’asilo di modo che non finisca nella bocca di qualcun altro!
L’ho preso! Mi ha convinta
Come ti sei trovata? Funziona?
Ma quante storie per un ciuccio io all’atto mia figlia e in più uso anche il ciuccio e questo non interferisce affatto con l’allattamento!x cui non credo che 4minuti di ciuccio rovini un allattamento.basta dire queste cavolate il ciuccio non è per nulla un interferente dell’allattamento parola di mamma che allatta e da anche il ciuccio
Tengo a chiarire che con questo articolo non intendo assolutamente asserire che l’azienda che produce Yopap sia contro l’allattamento al seno. Le mie sono riflessioni a voce alta di una mamma, prima che di un’autrice, che si chiede, dato che si tratta di un prodotto assolutamente innovativo, se possa essere davvero una valida alternativa ai farmaci. Riflessione personale della quale mi assumo, appunto, la maternità, e che ho girato alle altre mamme, senza per questo prendere una posizione negativa nei confronti dell’azienda. Domande, non certo giudizi. Il dispositivo medicale oggetto dell’articolo va utilizzato per 4 minuti, quindi è difficile che interferisca con l’allattamento, ma porsi delle domande e riflettere è lecito. Voglio inoltre chiarire che il latte materno non cura, ma aumenta le difese immunitarie e aiuta a prevenire i malanni di stagione, e nel caso siano in corso da “una marcia in più” per affrontarle, ovviamente non è un farmaco e non può sostituirsi né a questo né a dispositivi medicali. Non avendo provato personalmente Yopap mi sono quindi posta delle domande senza voler puntare il dito contro nessuno, al punto che lascio aperta la domanda sul fatto che sia uitile o meno, domanda alla quale risponderanno le persone che lo abbiamo già utilizzato.
Gentili lettrici, abbiamo avuto un piacevole e interessante confronto con i responsabili del marchio YOPAP, a seguito del quale ci sentiamo in dovere di sottolineare che scopo dell’azienda non è in alcun modo quello di allontanare né scoraggiare l’allattamento al seno. Al contrario, il ciuccio medico Yopap si propone come una valida e innovativa alternativa per il trattamento di infezioni alle prime vie aeree con farmaci o antibiotici, che in un certo qual modo andrebbero ad intaccare il latte della mamma.
Tengo a chiarire che con questo articolo non intendo assolutamente asserire che l’azienda che produce Yopap sia contro l’allattamento al seno. Le mie sono riflessioni a voce alta di una mamma, prima che di un’autrice, che si chiede, dato che si tratta di un prodotto assolutamente innovativo, se possa essere davvero una valida alternativa ai farmaci. Riflessione personale della quale mi assumo, appunto, la maternità, e che ho girato alle altre mamme, senza per questo prendere una posizione negativa nei confronti dell’azienda. Domande, non certo giudizi. Il dispositivo medicale oggetto dell’articolo va utilizzato per 4 minuti, quindi è difficile che interferisca con l’allattamento, ma porsi delle domande e riflettere è lecito. Voglio inoltre chiarire che il latte materno non cura, ma aumenta le difese immunitarie e aiuta a prevenire i malanni di stagione, e nel caso siano in corso da “una marcia in più” per affrontarle, ovviamente non è un farmaco e non può sostituirsi né a questo né a dispositivi medicali. Non avendo provato personalmente Yopap mi sono quindi posta delle domande senza voler puntare il dito contro nessuno, al punto che lascio aperta la domanda sul fatto che sia uitile o meno, domanda alla quale risponderanno le persone che lo abbiamo già utilizzato.
Si vabbè! Poi grideremo tutte ‘al miracolo’ ma dai… Io non ci credo!!!
L’unico e migliore ciuccio è il seno della mamma! Che può curare tutti i raffreddori e disturbi dei neonati e bambini!
purtroppo curare no, ma aiuta tantissimo a prevenirli e a sopportarli meglio se si hanno, diciamo che è come una barriera naturale 😉
Curare nel senso che tutti gli anticorpi che trasmette il latte materno, specialmente nel primo anno di vita, contribuisce alla cura.
Madda Russo
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