Il linguaggio semplice, un po’ goffo dei nostri figli – nei primi anni di vita – riesce a farci imbambolare: quelle parole mozzicate, quelle lettere strascicate fanno tanta tenerezza che nemmeno sembriamo accorgerci che possono essere una spia d’allarme su eventuali problemi linguistici.
Difficoltà nel linguaggio: l’importanza di lasciare i bambini a contatto con altre persone
Per fortuna, però, i bambini non rimangono solo con mamma, papà e nonni che si incantano davanti a queste frasi coccolose, ma frequentano anche personale altamente formato, come le maestre dell’asilo, che riescono a individuare in questo linguaggio infantile una possibile anomalia linguistica.
Da Bari, infatti, una ricerca che ha coinvolto anche il Cnr di Pisa e l’Università di Locarno, ha portato alla luce un dato abbastanza allarmante: un bambino su 3 in età pre scolare (dai 3 ai 5 anni) ha problemi nel linguaggio.
Un bambino su tre ha difficoltà nel linguaggio
Studiando il linguaggio di oltre 350 bambini e valutando le informazioni acquisite mediante questionari compilati dalle famiglie e dalle maestre, gli esperti hanno rilevato che il 30% del campione presentava problemi linguistici, prevalentemente con difficoltà nell’articolare i fonemi.
Inoltre, dai risultati della ricerca è emerso che molti bambini iniziano la scuola dell’infanzia senza nemmeno aver acquisito il linguaggio di base.
La soluzione, per fortuna, non è troppo difficile da applicare: basterebbe solo un paio di mesi di logopedista per risolvere i problemi di linguaggio e permettere ai bambini di affrontare la scuola primaria senza troppi patemi.
Nuove tecnologie: smartphone e tablet sono dannosi per lo sviluppo del linguaggio nei bambini
Non di meno, fra le cause evidenziate per le difficoltà linguistiche, ci sarebbero anche le scarse comunicazioni fra genitori e bambini e l‘abuso dei nuovi mezzi tecnologici.
Possiamo, quindi, ricorrere a metodi d’altri tempi, ma sempre validi per aiutare anche in casa i nostri figli a sviluppare un linguaggio corretto: raccontare fiabe, leggere libri insieme e parlarsi un po’ di più possono essere “medicine” di semplice e piacevole somministrazione per aiutare i nostri figli a superare i piccoli scogli del linguaggio.